“Gli aumenti allo sport previsti a bilancio vanno cancellati. Producono un danno alle società e nessun effetto per i conti comunali. Reperire i circa 76.000 euro previsti non è affatto difficile: basta eliminare qualche mancetta improduttiva sparsa nel bilancio comunale”. A chiederlo sono i consiglieri comunali di centrodestra Michele Redaelli Serena Boresta, Cristina Canciani, Giovanni Corsini, Daniele Malandrino (Fratelli d’Italia), Dario Andreolli (Lega), Marco Lanzi, Giulia Marchionni (Pesaro Svolta), Antonio Bartolomei, Giovanni Dallasta, Mauro Marinucci (Forza Italia) che hanno depositato una mozione urgente al Bilancio 2025–2027 per chiedere il congelamento degli aumenti delle tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali previsti per il 2026. “Gli aumenti delle tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali previsti nel Bilancio 2025–2027 rappresentano una scelta grave, miope e profondamente sbagliata, che rischia di mettere in ginocchio lo sport di base cittadino. Parliamo di rincari che, già dal 2026, comportano un aumento medio superiore al 21–22%, pari a +73.000 euro, con decorrenza addirittura dalla seconda metà dell’anno, e che dal 2027 arriveranno a +150.000 euro annui. Un salasso che colpirà direttamente società e associazioni sportive dilettantistiche, cioè quelle realtà che svolgono una funzione sociale, educativa e culturale fondamentale, spesso supplendo alle carenze del pubblico. Le conseguenze sono già evidenti e preoccupanti allenarsi costerà di più, le quote per le famiglie aumenteranno. Le piccole e medie società, in particolare quelle di basket e minibasket, rischiano di non reggere l’urto. Non è un allarme teorico: dirigenti, allenatori e staff hanno già manifestato una forte preoccupazione. Alcune società oggi pagano tra i 15 e i 18 euro l’ora per l’utilizzo delle palestre; con i nuovi aumenti si rischia di superare i 20 euro l’ora. Tutto questo mentre mancano palestre sufficienti, gli spazi sono distribuiti in modo disomogeneo e alcune strutture versano in condizioni al limite della decenza, con spogliatoi inadeguati e ambienti non idonei ad accogliere bambini e ragazzi. Ancora più inaccettabile è che questi aumenti arrivino senza un confronto serio e preventivo con le realtà sportive del territorio e senza garanzie che i maggiori introiti vengano realmente reinvestiti nella manutenzione e nella riqualificazione degli impianti”. “Per queste ragioni abbiamo presentato una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a rivedere la decisione assunta e a congelare per tutto il 2026 gli aumenti delle tariffe, evitando che lo sport di base paghi il prezzo di scelte di bilancio sbagliate. Colpire lo sport dilettantistico significa colpire i giovani, le famiglie e la coesione sociale della città. Su questo in aula faremo battaglia e non faremo passi indietro”.
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