La delibera approvata dall’Amministrazione conferma quindi le attuali tariffe, ferme dal 1997, applicando esclusivamente la rivalutazione ISTAT prevista dalla legge. «Si tratta di un adeguamento tecnico – spiega Biancani – che avremmo dovuto applicare progressivamente negli ultimi cinque anni periodo durante il quale, quindi, non ha gravato sulle attività».L’adeguamento si applicherà dal 1° gennaio 2026. Nel frattempo, l’aumento costi generali è stato sostenuto dall’intera comunità. «Il Comune ha sostenuto tutti gli aumenti causati dall’aumento del costo della vita per l’acquisto di beni e servizi, e quei maggiori costi sono rimasti a carico di tutti i pesaresi, senza poter essere destinati a sostenere i servizi, il welfare» aggiungono Biancani e Pozzi. «Ripristiniamo semplicemente un equilibrio tecnico: si tratta di un aggiornamento normativo che era rimasto sospeso per cinque anni». Per chiarire l’impatto concreto, Biancani e Pozzi riportano un esempio relativo agli ambulanti: «Un espositore del mercato di Pesaro pagava 661 euro all’anno (per 54 giornate di mercato), pari a 12,25 euro al giorno. Con la rivalutazione ISTAT che portiamo, l’importo aggiuntivo sarà di circa 50 euro per l’intero anno a copertura di tutti i mercati, quindi meno di un euro per ogni giornata di attività».
Pesaro applica la rivalutazione ISTAT: aggiornato il Canone Unico Patrimoniale dal 2026
«Confermiamo le tariffe vigenti dal 1997, fatta salva la rivalutazione ISTAT che negli ultimi cinque anni non è stata possibile aggiornare». Il sindaco Andrea Biancani e l’assessore al Bilancio Riccardo Pozzi spiegano l’intervento sull’adeguamento del Canone Unico Patrimoniale (CUP), il canone che sostituisce TOSAP e ICP.
Biancani e Pozzi ricordano che dal 2020, a causa dell’emergenza pandemica, «lo Stato ha vietato ai Comuni di adeguare le tariffe all’indice ISTAT del costo della vita. Questo ha comportato, per cinque anni, l’impossibilità di aggiornare importi che, in condizioni ordinarie, sarebbero stati rivalutati annualmente. Ora, con il nuovo decreto legge 95 del 2025, i Comuni possono decidere di applicare la rivalutazione ISTAT al Canone. Il Comune di Pesaro ha scelto di adottare questo adeguamento, in modo da riallineare le tariffe a quanto sarebbe stato dovuto negli ultimi cinque anni senza ovviamente chiedere gli arretrati ma facendo partire l’adeguamento da gennaio».













