MARCHE – Secondo l’ultimo report Istat, pubblicato a marzo 2025, le perdite nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile nel biennio 2022-2023 avrebbero potuto soddisfare le esigenze di circa 43,4 milioni di persone in un anno. Un dato impressionante, che equivale quasi all’intera popolazione italiana, oggi pari a 58,9 milioni di abitanti.
“In un momento di emergenza idrica conclamata – dichiara Pia Perricci, candidata UDC alla Regione Marche – non possiamo pensare che gli obblighi esistano solo per i cittadini. È necessario imporre regole precise ai gestori delle condutture idriche”.
La Perricci cita, come esempio, la perdita segnalata a Calcinelli, dove “l’intervento si è limitato a segnare la zona con della vernice, senza una riparazione immediata”.
Secondo la candidata, le Regioni hanno un ruolo chiave: possono introdurre norme specifiche per il servizio idrico, con responsabilità chiare, procedure e tempistiche vincolanti per la riparazione delle perdite. “La Regione Marche – aggiunge – potrebbe istituire per legge un termine massimo, e breve, entro il quale i gestori devono intervenire. Questo garantirebbe risparmio idrico, tutela ambientale e un contenimento dei costi per gli utenti”.
“Su questo tema – conclude – io e l’UDC ci faremo promotori di un’iniziativa che possa rendere le Marche un esempio virtuoso per tutta l’Italia”.
Pia Perricci
Candidata UDC Regione Marche