Parco San Bartolo, Petrucci: “Inserirlo tra le aree svantaggiate per riconoscere decontribuzioni alle imprese”

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Risparmi per le imprese agricole del parco San Bartolo. Per centinaia di migliaia di euro. E’ fondamentale modificare un atto della Regione Marche che risale al 2003. “Occorre inserire il parco San Bartolo tra le aree svantaggiate, al pari di tanti altri parchi naturali che, grazie a questo riconoscimento, da anni godono di decontribuzioni. E’ un atto che la regione non può modificare in automatico ma è necessario avviare un percorso interministeriale”.  Emanuele Petrucci, candidato alle Regionali nella lista di Forza Italia, ha incontrato le imprese agricole di vino, olio e miele, Coldiretti, Cia e Confagricoltura martedì 16 settembre a Fiorenzuola di Focara proprio per illustrare il percorso già iniziato e quanto c’è da fare per portare a casa il risultato.

“L’elenco delle aree svantaggiate risale al 2003 – ha spiegato -, e non è mai stato aggiornato o rivista la mappatura. Così il San Bartolo è rimasto fuori segnando un’assenza che ha danneggiato le imprese dell’area e quelle limitrofe e che deve essere corretta il prima possibile. Il mio impegno sarà immediato: in Regione sarò portavoce di questa proposta ai Ministeri competenti avviando ogni azione possibile per modificare un atto che necessita di un evidente aggiornamento”.

Il candidato ha iniziato ad occuparsene dopo che il Parco è stato dichiarato area in emergenza per alluvioni nel 2024 e, insieme al presidente dell’Ente parco Silvano Leva, su richiesta degli stessi imprenditori, ha raccolto documenti e norme che confermano una disparità di trattamento di cui beneficiano da decenni aziende presenti in altri parchi naturali, compreso il Conero. “La documentazione, basata su un’analisi approfondita della normativa e delle specificità del territorio, evidenzia come il Parco San Bartolo soddisfi i criteri per essere inserito in zona agricola svantaggiata e, di conseguenza, il diritto delle aziende agricole di ottenere agevolazioni contributive e fiscali. Dobbiamo agire per arginare i danni, avanzare al Ministero la richiesta di modifica e dare alle nostre eccellenze imprenditoriali quello che gli spetta e che fino ad oggi gli è stato negato”.

Emanuele Petrucci, coordinatore provinciale Base Popolare

 

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