Pagliari con “Zona Cesarini. Il calcio, la vita” al Fossombrone Teatro Festival

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FOSSOMBRONE – Sarà Luca Pagliari ad inaugurare l’edizione 2025 del Fossombrone Teatro Festival con lo  spettacolo “Zona Cesarini. Il calcio, la vita”. 

Scheda dello spettacolo 

“Zona Cesarini. Il calcio, la vita” è uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da Luca  Pagliari in cui il football è lo sfondo di una serie di vicende umane complesse e ricche di  sfaccettature. “Zona Cesarini. Il calcio, la vita” attraversa i temi dell’emigrazione, della  povertà, del talento, dell’amicizia, del coraggio e della genialità, dando vita a un  percorso spiazzante e denso di emozioni. Alla storia di Renato Cesarini si sovrappone  inevitabilmente anche quella di Omar Sivori che spesso amava ripetere: “Renato per  me è stato il padre che avevo perso da bambino ed io ho rappresentato per lui il figlio  che non aveva mai avuto.” Lo spettacolo prende corpo attraverso la narrazione intensa  di Luca Pagliari che è anche l’autore del libro “Zona Cesarini. Il calcio, la vita (ed.  Bompiani).” 

Lo spettacolo ha una durata di 90 minuti, il tempo esatto di una partita di calcio, perché  come diceva Renato Cesarini “Nell’arco di una partita si consuma una vita intera.” La  narrazione di Luca Pagliari accompagnata da musiche, letture fuori campo, foto e oggetti  evocativi, alterna il racconto della funambolica storia di Cesarini al ricordo delle tante  giornate trascorse a Senigallia assieme a Sivori nell’estate del 2004. Una narrazione  “sporcata” dal rimpianto per aver scritto lo spettacolo solamente dopo la morte di Omar  Sivori avvenuta il 17 febbraio del 2005. Una presenza immaginaria, quella di Sivori, che  aleggia sul palcoscenico per l’intera durata dello spettacolo. Alla fine, resta il gol in  “Zona Cesarini”, metafora perfetta di quel residuo di spazio in cui si è ancora in tempo  per agire, per compiere quel qualcosa che ci eviterà di rimanere schiacciati dal  rimpianto, perché le parole non dette e le cose non fatte rappresentano la peggiore delle  condanne. Musiche originali: Eleonora Beddini. 

Biografia di Luca Pagliari 

Giornalista, scrittore e storyteller, ha già ideato e condotto numerosi spettacoli teatrali  ispirati a personaggi legati al mondo dello sport e non solo. “Angelo Vassallo. Storia di  un uomo coraggioso”, lavoro dedicato al Sindaco di Pollica ucciso da mani ignote nel  settembre del 2010; “Tie Break” in cui viene ripercorsa la storia del pallavolista Jack 

Sintini che dopo aver sconfitto un cancro è divenuto campione d’Italia con il Trentino  Volley; “Un giorno alla volta”, dove viene ricostruita la spedizione in Antartide di Ernest  Shackleton nei primi del‘900; “Il ladro di storie. Appunti di viaggio di un giornalista  distratto”, attraverso una serie di storie concatenate tra loro, Pagliari racconta la vita di  alcuni personaggi che hanno segnato il suo percorso professionale e umano. “Zona  Cesarini, il calcio, la vita” è stato già rappresentato in numerosi teatri italiani. Nel 2023  lo spettacolo è stato rivisto ed arricchito, con l’intento di aumentarne l’introspezione e  la forza narrativa. 

Intervista a Luca Pagliari 

Come nasce l’idea di questo spettacolo? 

“E’ lo spettacolo che è venuto a trovare, se così possiamo dire! Casualmente ho  scoperto la storia di Renato Cesarini, la curiosità mi ha portato a documentarmi  sulla vita di quest’uomo, vita che a sua volta si intersecava con quella di un grande  campione degli anni ’60 come Omar Sivori. Da quel momento è nato un intreccio di  storie all’interno di quella di Renato Cesarini. Ricordo una sera d’inverno del 2003 a  Roma dove vivevo, e mi chiamò l’assessore alla cultura di Senigallia dell’epoca Alfio  Albani, dicendomi ‘Perché non ti occupi di Renato Cesarini?’ al che io risposi ‘Chi?  Quello della zona?’. Per me all’epoca era solamente un neologismo. Da quel  momento mi sono tuffato in questa storia incredibile, un romanzo scritto dalla vita”. 

Cosa rappresenta per lei il calcio, e come lo sport diventa matrice e  contesto di storie meravigliose, nel bene e nel male? 

“E’ lo sport che assomiglia di più alla vita, a volte basta un semplice tiro per  combattere e sconfiggere il più forte. Gli altri sport sono più precisi, più “esatti”, nel  calcio cambiano tanti parametri. Ho un profondo amore per questo sport, proprio  perché assomiglia alla vita. Un po’ meno per il calcio di oggi, che è diventato  praticamente un business che spreme ragazzi ricchissimi oltremisura”. 

Cosa dobbiamo aspettarci mercoledì prossimo? Quali sono le sue  aspettative? 

“Le mie aspettative sono altissime. L’obiettivo è coinvolgere il pubblico, soprattutto  quello femminile: questa non è solo una storia di calcio, ma una storia di vita, di  emigrazione, di amore e di follia. Una storia di visione, di povertà e di grandissime amicizie. Quindi è davvero un romanzo bellissimo, scritto dalla vita”. 

Quali sono i progetti futuri e in cantiere di Luca Pagliari? 

“Spettacoli teatrali legati alla violenza di genere, questo è l’altro filone su cui lavoro  attualmente. Documentari legati al bullismo e al cyberbullismo, tematiche che tratto  da ormai diversi anni, sono anche testimonial della Polizia di Stato. Tutti questi  progetti sono impregnati di umanità”. 

Com’è tradizione, tutti gli spettacoli si svolgeranno nella suggestiva cornice dell’esedra di Piazza Mazzini, “un piccolo gioiello all’interno del centro storico di Fossombrone”, con  inizio alle 21.30 e con ingresso gratuito. In caso di pioggia ci si sposterà all’interno della 

bellissima location barocca della chiesa di San Filippo in corso Garibaldi, sempre alle  21.30. 

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