Pace Salute Lavoro: criticità Anac nella maxi gara da 161 milioni voluta dalla Regione

0
39
MARCHE – “Un episodio che rivela come governa Acquaroli. La lista “Pace Salute Lavoro” porta all’attenzione pubblica un episodio che basta da solo a spiegare perché, per il bene delle Marche, bisogna che Acquaroli e i suoi cedano la guida della Regione.
Per capire il loro modo di governare basta esaminare alcuni atti esemplari. La Regione promuove e avalla atti come la gara attivata dall’Azienda Sanitaria di Ancona per 161 milioni di euro in una procedura di affidamento riguardante servizi di ristorazione degenti e mensa dipendenti a ridotto impatto ambientale. La gara riguarda le prestazioni per Enti quali l’AST di Ancona, l’AST Pesaro Urbino, l’AST di Macerata, l’AST di Ascoli Piceno, l’INRCA Marche. L’Autorità Nazionale Anti-Corruzione (ANAC) ha segnalato alcune gravi criticità nella gara.
I rilievi dell’Anac riguardano tre nodi cruciali. Anzitutto, si osserva che nel Capitolato speciale sono stati richiesti requisiti di fatturato e requisiti analoghi calibrati con riferimento alla sola prestazione di ristorazione. Non sono stati richiesti requisiti di idoneità professionale, di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionali per le prestazioni di manutenzione non qualificabili come accessorie. Questo, osserva l’Anac, apre la possibilità che il servizio sia svolto da soggetti privi dei necessari requisiti, con pregiudizio per la corretta esecuzione del servizio. Poi si evidenzia la criticità nella determinazione del costo della manodopera, dato che sono state prese a riferimento Tabelle ministeriali non aggiornate, con la conseguente indicazione di un costo della manodopera sottostimato rispetto al reale costo del lavoro. Ciò comporterebbe la violazione delle fondamentali tutele poste a garanzia dei minimi salariali. Il costo della manodopera è stato calcolato forfettariamente e in misura uguale per tutti i lotti, senza considerare le specificità di esecuzione relative alle diverse strutture ospedaliere. Infine, Anac rileva che non è stata considerata la necessità di aumentare il prezzo in dipendenza della richiesta di prodotti biologici, senza tenere conto di quanto essi siano necessari soprattutto per alcune tipologie di utenti.
L’Anac attende riscontro per le rettifiche della gara entro 30 giorni. Ma noi e gli elettori marchigiani non attenderemo 30 giorni, possiamo giudicare da subito un modo di agire che di fatto compromette le doverose garanzie circa qualità delle prestazioni professionali destinate alle strutture sanitarie, il giusto salario dei lavoratori e la qualità dei cibi forniti nelle mense. Non è una questione tecnica, è una questione etica e politica perché la Giunta regionale nomina i dirigenti e deve controllarne l’operato. Ora con il voto possiamo dire basta a questo modo di governare”.

Pace Salute Lavoro

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here