A due settimane dalla precedente manifestazione, il sindaco di Pesaro Andrea Biancani è tornato a protestare davanti alla rotatoria del casello autostradale, insieme al presidente della Provincia Giuseppe Paolini e al sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli. Nel mirino, il blocco delle opere compensative dell’A14, considerate strategiche per l’intera provincia. «Sono trascorsi 13 giorni e nulla si è mosso – ha dichiarato Biancani –. Dopo lettere a Ministero, Regione e Autostrade, un’interrogazione parlamentare e una mozione approvata a marzo, nessuno ha dato risposta. È grave, visto che c’è un accordo firmato e risorse già stanziate». Tra gli interventi fermi: la Circonvallazione di Santa Veneranda, il potenziamento della S.P.423, la rotatoria di Borgo Santa Maria, la bretella di adduzione ovest (Fratelli Gamba) e l’ampliamento della strada Interquartieri. Biancani ricorda che l’accordo del 2013 prevedeva 74 milioni, poi aumentati a 170 milioni nel 2024. «Sono opere fondamentali per viabilità, imprese e cittadini. Il cantiere dell’ospedale di Muraglia ne aumenterà l’urgenza. Serve un fronte comune, anche con le associazioni di categoria, oggi assenti nonostante l’invito». Il sindaco indica come causa del blocco la mancata approvazione del Piano economico finanziario da parte del Ministero: «Le opere di Pesaro non dovevano essere inserite tra i grandi progetti come il Passante di Bologna o il Ponte sullo Stretto». Infine, denuncia lo spreco di risorse: «Chi paga oggi per il campo base vuoto e per gli espropri temporanei? Dei 74 milioni già disponibili, 6 sono stati spesi per Muraglia: 68 milioni possono essere usati subito. Eppure tutto è fermo».
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