Nuova Fano: “L’Arco d’Augusto e la città siano Patrimonio UNESCO”

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FANO – “Come Associazione Nuova Fano, propongo di avviare l’iter per il riconoscimento dell’Arco d’Augusto e della città di Fano come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Fano non è soltanto una città dalle radici antiche, ma un luogo in cui storia ed evoluzione urbana si fondono in modo armonioso, dando vita a un patrimonio culturale di eccezionale valore.
In epoca romana, Fanum  Fortunae fu il principale polo dell’Adriatico, punto di riferimento militare, commerciale e amministrativo per l’intera area. La città rappresentava l’estremo terminale della Via Flaminia, la grande arteria consolare che la univa direttamente a Roma, configurandosi come una naturale porta d’accesso tra l’Impero e l’Adriatico.
L’Arco d’Augusto, costruito nel 9 d.C. in onore dell’imperatore Augusto, segnava proprio l’ingresso monumentale della città lungo questa antica via. È uno dei pochissimi archi romani giunti fino a noi sostanzialmente integri e testimonia il ruolo strategico che Fano ebbe come punto di congiunzione tra la capitale e il mare.
L’Arco non è soltanto un capolavoro di architettura, ma anche un simbolo identitario che racconta la continuità storica e culturale della città.
Fano conserva inoltre la seconda cinta muraria romana per estensione dopo quella di Roma, un elemento che conferma la sua rilevanza urbanistica e strategica nell’antichità.
Queste caratteristiche, unite alla ricchezza delle stratificazioni medievali e rinascimentali, rendono Fano un esempio unico di continuità storica e architettonica.
Per questo motivo, come Nuova Fano, propongo di intraprendere un percorso condiviso per ottenere il riconoscimento UNESCO, non come semplice titolo onorifico, ma come strumento concreto per valorizzare, tutelare e promuovere in modo integrato il nostro patrimonio.
Sono consapevole che l’iter è complesso ma vale la pena iniziare a pensarci e a lavorarci. Un tale riconoscimento permetterebbe di rafforzare la conservazione dei beni archeologici e monumentali, favorire un turismo culturale di qualità e promuovere una crescita sostenibile, capace di unire storia, cultura e futuro.
Mi auguro che questa proposta, apra un dialogo tra cittadini, istituzioni e realtà culturali, affinché Fano, terza citta’ delle Marche,  possa ottenere il riconoscimento che merita, quello di essere non solo custode di un passato straordinario, ma anche protagonista di una visione culturale moderna e condivisa, fondata sulla valorizzazione delle proprie radici”.

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