Al mercato cittadino di Pesaro cresce il malcontento degli operatori, che lamentano promesse non mantenute e difficoltà quotidiane. «Ultimi tutto l’anno e primi solo quando ci sono le elezioni» dice Valerio Tamburini, responsabile del mercato, sottolineando come gli ambulanti si sentano ascoltati solo in campagna elettorale. Tra le questioni più urgenti c’è l’accorpamento delle bancarelle: «È un anno e mezzo che aspettiamo di spostare 15-20 posteggi ma gli uffici non sono pronti. Così restano troppi spazi vuoti e il mercato non è fluido». Tamburini punta il dito anche sul canone unico: «Siamo l’unico mercato in Italia a pagare così tanto. Lo chiediamo da anni in un’unica soluzione, ma gli uffici fanno finta di non sentire». Le difficoltà aumentano con la pioggia. «Hanno rifatto solo una parte dell’asfalto e male: senza pendenza, così molti banchi restano allagati e non possiamo aprire».
Da tempo gli ambulanti chiedono un rifacimento completo della piazza, ma dal Comune la risposta è che mancano i fondi. Ai disagi si sommano i problemi di viabilità. Un ambulante racconta: «Il parcheggio è sovraccarico, le auto parcheggiano in doppia e terza fila, qualcuno addirittura entra con la macchina tra i banchi. È pericoloso per chi passeggia e sono già successi incidenti». Gli operatori ricordano anche l’impegno solidale con Caritas, Banco Alimentare e altre Onlus, ma chiedono maggiore attenzione dalle istituzioni. «Vogliamo regole chiare, infrastrutture adeguate e più voce in capitolo. Siamo persone come tutti gli altri e vogliamo lavorare dignitosamente».