FANO – “L’entusiasmo con il quale l’Amministrazione comunale ha rilanciato la nota volontà di ENAC di investire risorse per il potenziamento dell’aeroporto di Fano, a partire dalla realizzazione della pista in cemento, elude – forse volutamente – un nodo in realtà non facile da sciogliere.
Il tema più rilevante infatti non mi pare sia tanto quello della pista in cemento – che ormai è una impuntatura ideologica di una parte del mondo imprenditoriale, per essere contrari alla quale sono sufficienti buon senso e realismo – quanto piuttosto il tema della cessione gratuita dell’aeroporto a ENAC.
Infatti la cessione gratuita deve essere ben motivata in quanto sarebbe un’eccezione alla regola generale relativa al divieto di donazione (ex art. 3 della Legge n.241/1990 e art.119, comma 6, della Costituzione) e per farlo, quindi, bisognerebbe dimostrare la natura modale della donazione cioè funzionale al raggiungimento di un preciso e riscontrabile interesse pubblico, che evidentemente è molto difficile attestare in questo caso.
Se invece qualcuno pensa di risolvere il problema dell’aeroporto regalando gratuitamente area, immobili e manufatti allo Stato si porranno almeno tre problemi: 1) l’evidente danno per il patrimonio del Comune di Fano; 2) la liquidazione della Società “Fanum Fortunae”; 3) il fatto che la comunità locale perderebbe completamente e definitivamente il diritto di avere voce in capitolo sul futuro di quell’area risorsa.
Credo invece che sarebbe molto opportuno che l’eventuale sviluppo infrastrutturale dell’aeroporto fosse vincolato all’assenso del Consiglio comunale di Fano, proprio in virtù della tutela dell’interesse pubblico di cui l’Ente è portatore.
In conclusione ritengo importante che la questione, nella sua complessità, venga approfondita in modo serio e puntuale, confrontandosi con il Consiglio comunale e con i cittadini prima che l’Amministrazione comunale approdi a una decisione definitiva”.
Samuele Mascarin – consigliere comunale “InComune” Fano
