Marche e Cinema, periodo d’oro ma non ci sono maestranze per le produzioni

0
18

PESARO – Le Marche come un grande set: con oltre 40 film girati negli ultimi due anni. Ed ora è in arrivo un nuovo bando con fondi europei destinato alle produzioni che sarà pubblicato entro il mese di giugno.

Le Marche stanno diventando sempre più terra di cinema e lo dimostra il crescente interesse delle produzioni per questo territorio. Tanto che molte di queste, per la maggior parte con sede a Roma, stanno decidendo di aprire uffici nella nostra regione. Un fenomeno che di per sé può avere aspetti positivi ma che dall’altro va attenzionato affinché queste aperture non siano fittizie e finalizzate ad ottenere dei vantaggi nell’assegnazione dei punteggi previsti dai bandi.

Ma ieri il punto sull’ottimo stato di salute del settore nella nostra regione è stato fatto alla Mostra internazionale del nuovo cinema nell’iniziativa dedicata ai mestieri del cinema organizzata da CNA Cinema e Audiovisivo Marche con il presidente nazionale di Cna Cinema e Audiovisivo, Gianluca Curti, il direttore della Marche Film Commission, Francesco Gesualdi, la regista e presidente del Cda della Mostra, Giuliana Gamba.

Un’altra tappa importante di quel percorso che l’associazione sta portando avanti da più di un anno ascoltando tutti i settori dell’industria dell’audiovisivo delle Marche: dalle produzioni agli autori; dalle maestranze agli attori. E ieri il focus si è incentrato proprio sulle maestranze; ovvero tutte quelle figure impegnate a vario titolo nel mondo della settima arte (operatori di ripresa, scenografi, elettricisti, falegnami, costumisti, truccatori, parrucchieri, etc.) che spesso vengono citate solo nei titoli di coda.

Figure importanti di cui molte delle produzioni che arrivano da fuori hanno assoluta necessità. Professionalità che spesso si avvicinano alla figura dell’artigiano e che, per la loro esiguità numerica nel territorio e sul mercato, vengono addirittura contese tra i vari set.

“Per questo – ha ribadito Gesualdi – occorre formazione con corsi in grado di creare quelle figure che mancano al mercato”. “Da sempre CNA rappresenta molte di queste professioni – ha aggiunto il presidente Curti – e noi dobbiamo essere in grado di diventare punto di riferimento per il settore ed essere in grado di fornire quelle professionalità che servono al mercato”. Ma c’è dietro l’angolo, incombente, l’utilizzo dell’Ai. Secondo Curti “L’uso sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale, anche nel cinema può rappresentare un pericolo ma può essere – se adoperata con criterio – diventare un’opportunità. Nessun algoritmo potrà mai sostituire le mani e l’anima di un artigiano. E’ chiaro che tutti i mestieri legati al cinema vivranno una trasformazione, l’importante è non farsi sopraffare dall’Ai”.

Agli interventi è seguito un vivace dibattito che è servito a cogliere le esigenze di un settore frastagliato e complesso che ha bisogno di essere comunque rappresentato. E CNA Cinema e Audiovisivo Marche si pone come interlocutore tra maestranze e istituzioni per rappresentare le esigenze di tutte le professionalità del comparto”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here