FANO – La Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri, non usa mezzi termini per denunciare il clamoroso flop del corso di Medicina della Link Campus University a Fano, un progetto privato caldeggiato dalla Giunta Regionale di Centrodestra e in particolare dalla Lega.
“La Link Campus University a Fano si rivela per quello che è: un’operazione di facciata e un affare per pochi, calato dall’alto da una Giunta regionale che preferisce l’università privata a scapito della sanità pubblica, della qualità della formazione e del diritto allo studio,” dichiara Ruggeri.
“L’annunciata ‘opportunità’ per il territorio si sta trasformando in un clamoroso flop sul fronte delle iscrizioni al corso di Medicina e Chirurgia. L’obiettivo dichiarato era colmare il divario medico nelle Marche, ma i numeri parlano chiaro e sono semplicemente imbarazzanti: a fronte di circa 80 posti a bando nella sede di Fano (invece dei 100 inizialmente sbandierati), gli iscritti a oggi sono appena 16. Le scadenze sono state quindi prorogate proprio per nascondere questo fallimento. È un segnale inequivocabile di un interesse decisamente inferiore alle rosee previsioni di chi ha avallato questa operazione.”
La Consigliera punta il dito contro le responsabilità politiche. “E chi ha avallato questa operazione lo sappiamo tutti, è la Giunta regionale che, con un atto di arroganza politica dettato dalle pressioni politiche della Lega, ha dato il via libera all’università privata in sordina, ignorando i Rettori degli Atenei pubblici marchigiani e depauperando il ruolo del Consiglio Regionale, dove avevo depositato un atto per chiedere trasparenza e confronto.”
“Questo progetto” continua la Consigliera “non è mai nato per l’interesse collettivo, ma per agevolare gli interessi economici dei privati. A un costo decisamente superiore a quello delle università pubbliche (20.000 euro circa all’anno), l’accesso alla formazione medica si trasforma in un privilegio per le élite, negando il sacrosanto diritto allo studio a chi non può permettersi rette esorbitanti.”
“L’alibi della carenza medica dietro cui si nasconde il centrodestra è infine farsesco,” tuona Ruggeri. “Mi chiedo, infatti, a fronte della ben nota carenza di medici, perché non investire massicciamente nei corsi esistenti e nelle strutture pubbliche? Invece di ‘disgregare il sistema universitario regionale’, come temevo, la Giunta tenta di affossare il pubblico per fare spazio a un privato che, palesemente, non attira nemmeno gli studenti necessari a riempire i posti a disposizione. La nostra sanità e la nostra istruzione meritano di più che essere svendute al miglior offerente in nome di accordi politici.”













