“Oggi si fa il punto sulle tante attività svolte in questi anni, non un’eredità ma un focus su quanto è stato fatto di proficuo per lasciare traccia di un percorso che ci auguriamo possa continuare per costruire futuro”. Così l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, Stefano Aguzzi, al Forum del lavoro di questa mattina a Pesaro nel corso del quale sono state illustrate le attività svolte dalla Regione Marche per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso l’attuazione di politiche attive e della formazione.
“Una bella occasione per ‘rendicontare’ i risultati delle misure programmate che abbiamo attuato e per illustrare i contenuti dei bandi in uscita, grazie al concorso dei fondi nazionali ed europei”. Un buon lavoro, aggiunge “quello condotto in questi anni dalla Regione, condiviso e basato sull’ascolto grazie alle iniziative che abbiamo svolto regolarmente sui territori. Ritengo fondamentale, prima di prendere decisioni, l’ascolto delle esigenze e il confronto con le parti economiche e sociali. E’ poi necessario portare a conoscenza e divulgare quanto fatto e quanto si farà per permettere ai destinatari di cogliere le opportunità”.
Sia riguardo all’occupazione femminile, a quella giovanile che all’occupazione in generale, in questa fase si registra un trend positivo per le Marche. “Dati positivi che si devono, oltre a un buon trend nazionale, al lavoro della Regione. In questi anni abbiamo incentivato le nuove assunzioni, la formazione, la stabilizzazione dei contratti precari, la creazione di impresa, piani aziendali family friendly per la conciliazione vita-lavoro, attività formativo professionali per favorire l’inserimento nel mondo al lavoro. Al via borse lavoro, di ricerca e tirocini, per tanti giovani verso i quali, una volta fatto un percorso proficuo all’interno dell’azienda, il datore di lavoro, se interessato a trattenerlo in azienda, può farlo grazie ad incentivi sostenuti da fondi regionali, nazionali ed europei. Ribadisco dunque l’importanza del sostegno alle imprese che assumono e stabilizzano”.
Altro capitolo fondamentale è quello della formazione. “Tante persone dicono di cercare un lavoro ma di non trovarlo e paradossalmente tantissime imprese sostengono di avere lavoro da offrire ma di non trovare lavoratori. Ciò vuol dire che non coincide la domanda con l’offerta. Ci siamo impegnati per far avvicinare queste due esigenze attraverso la creazione di corsi di formazione, attraverso gli ITS, la promozione dell’istruzione e formazione professionale, la formazione continua per coloro che sono già inseriti all’interno dell’impresa. Su tutti questi aspetti abbiamo lavorato tantissimo”.
Tra i dati emersi al Forum: sono 167 milioni i fondi dedicati alle politiche attive del lavoro attuate nel corso del quinquennio della legislatura. Si aggiungono 18 milioni circa derivanti dalla recente revisione di metà periodo del Fondo sociale europeo plus 2021/27, che saranno utilizzati nei prossimi mesi. E ammontano a 103 milioni circa i fondi destinati alla formazione professionale a valere sulle risorse FSE, PNRR, Fondo di Rotazione e risorse nazionali e regionali, a cui si aggiungono circa 8 milioni di euro della recente revisione di metà mandato del Fondo sociale europeo plus 2021/2027.
Nel suo intervento, Paolo Reboani, esperto del mercato del lavoro, ha elogiato le buone pratiche attivate dalla Regione Marche che hanno ottenuto ottimi risultati per l’occupazione, in particolare dei giovani, neo laureati e donne. Dati positivi perché si tratta di assunzioni con contratti a tempo indeterminato. Si registra una gestione poi delle crisi industriali che ha permesso di superare le difficili situazioni con particolare riguardo al settore moda. Ad entrare nel dettaglio delle attività della Regione, sono stati Roberta Maestri, direttore del dipartimento politiche sociali, lavoro, istruzione e formazione e Massimo Rocchi, dirigente settore formazione, servizi per l’impiego e crisi aziendali. Simona Tironi assessore al Lavoro, formazione e istruzione della Regione Lombardia, ha confrontato l’esperienza e le misure attivate e si è complimenta con le Marche per aver messo al centro la persona e sviluppato misure di sostegno al mondo del lavoro.
DATI
Politiche attive del lavoro: sono stati approvati ad oggi 4363 progetti complessivi per oltre 46 milioni di impegni. Dati destinati a crescere con due Avvisi del Fondo di rotazione per assunzioni e stabilizzazioni dei contrati precari. 770 le imprese create; 2215 le work experience finanziate tra borse lavoro, borse ricerca e borse tematiche botteghe scuola; 115 i tirocini presso le cancellerie degli uffici giudiziari delle Marche.
Tra gli interventi ‘di nicchia’ e sperimentali, il sostegno alle start up innovative, 27 quelle finanziate, 8 i progetti ‘family friendly’ nelle imprese per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. I nuovi Avvisi in via di emanazione: sostegno ai processi di workers buyout con 1 milione di euro di fondi stanziati; attivazione del Fondo nuovo credito alle imprese (quasi 10 milioni di euro), riproposizione dell’intervento mirato all’inserimento nel mercato del lavoro delle donne colpite da una patologia tumorale.
Formazione professionale: Ottimi i dati, nelle varie tipologie la formazione ha coinvolto sia occupati che disoccupati. Sono state formate complessivamente più di 19.000 persone. Forte sostegno alla formazione tecnica superiore (IFTS e ITS) che ha coinvolto oltre 3.000 allievi. L’85,2% dei diplomati ITS Marche hanno trovato un’occupazione entro 12 mesi dal conseguimento del diploma; sale al 93% la coerenza tra il percorso di studio e il ruolo occupazionale. Ampliata, come strumento di contrasto alla dispersione scolastica, l’offerta formativa duale con i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) anche grazie al sostegno delle risorse PNRR.