Intervento di Francesca Albanese al liceo Marconi di Pesaro, Ruggeri (M5S): «preoccupanti atteggiamenti di censura»

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PESARO – In seguito all’intervento in videocall di Francesca Albanese, giurista e relatrice speciale dell’ONU, con gli studenti del liceo scientifico Marconi di Pesaro, nell’ambito di un’iniziativa didattica di approfondimento, l’on. Antonio Baldelli di Fratelli d’Italia ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione e del Merito.

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri esprime forte preoccupazione: «Baldelli richiama giustamente il valore della scuola come spazio di libertà di pensiero, pluralismo e confronto, ma poi nei fatti propone l’esatto contrario. Come possono esserci pluralismo e confronto se si tenta di impedire a qualcuno di parlare? La scuola è il luogo in cui si ascolta, si discute, si critica e si argomenta: vietare un intervento significa scegliere la censura invece del pensiero critico».

Ruggeri sottolinea inoltre che «non siamo di fronte a una richiesta di equilibrio, ma a un tentativo di controllo preventivo sul pensiero critico e sull’autonomia scolastica. La libertà di insegnamento non è una concessione politica: l’articolo 33 della Costituzione parla chiaro».

La capogruppo M5S critica anche l’atteggiamento del Ministro dell’Istruzione: «Si invoca il “contraddittorio necessario”, ma poi si dichiara apertamente di non essere interessati a chi non è d’accordo. È una contraddizione evidente. A scuola il contraddittorio esiste già ed è parte integrante del lavoro quotidiano dei docenti, che contestualizzano e discutono ogni materiale utilizzato. Qui, peraltro, parliamo di una relatrice ONU e di un’iniziativa didattica nazionale».

«Si tratta davvero di uscite senza senso, se non quello del voler controllare ogni meandro dell’informazione, anche nelle scuole, e questo è preoccupante. Ogni tentativo di intimidire dirigenti scolastici e docenti attraverso interrogazioni, ispezioni o campagne di delegittimazione va in direzione opposta allo spirito della Costituzione e apre una deriva pericolosa. Difendere la scuola significa difendere la sua autonomia culturale, il pluralismo delle voci e la libertà dei docenti di costruire percorsi critici. Tutto il resto ha un nome preciso: censura», conclude la capogruppo M5S in Consiglio regionale Marta Ruggeri.

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