“La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità collettiva: i dati dicono che il rischio di morte per i lavoratori stranieri è più che doppio rispetto a quello degli italiani”. Lo scrive Giorgio Girelli in un intervento dedicato alla 75/a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, sottolineando come nel 2024 le vittime siano state 1.090, di cui 227 straniere, e nei primi otto mesi del 2025 già 148.
“L’Italia ha bisogno di 2,4 milioni di immigrati regolarmente occupati – osserva Girelli – ma se da un lato il governo favorisce nuovi ingressi, dall’altro è indispensabile vigilare sulle condizioni di impiego, sulla formazione antinfortunistica, sulle abitazioni e sull’integrazione linguistica”.
Nel suo commento Girelli richiama anche le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che già due anni fa ammoniva: “Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme”.
“Serve una mobilitazione globale – conclude Girelli – con datori di lavoro attenti, lavoratori consapevoli e istituzioni vigili, per porre fine a una strage silenziosa che colpisce soprattutto gli immigrati”.