Sono molti i libri in linea con il tema della XIII edizione di Passaggi Festival, “Nemiche. Le parole che temiamo”, che saranno presentati a Fano dal 25 al 29 giugno. L’argomento sarà affrontato da vari autori in diversi ambiti, accomunati dal prendere in esame l’evoluzione del linguaggio in tempi di cultura “woke” e in termini di “politicamente corretto”, ma anche le parole che fanno paura, che creano disagio e che condizionano i nostri comportamenti, tra le espressioni della politica, della società di massa e quelle che evidenziano il fermento giovanile.
Vanessa Roghi affronta il tema rivolgendosi ai ragazzi con il suo libro “Le parole per parlare. Piccola storia di quello che diciamo e di quello che non dovremmo dire” (Einaudi Ragazzi). Sarà intervistata dall’esperta in pratiche filosofiche con i bambini, Ippolita Bonci Del Bene, (25/6) in merito alla consapevolezza del significato delle parole, su come cambiano nel tempo e sulle conseguenze che possono generare. In dialogo con la giornalista Valentina Pigmei, nella stessa giornata, Roghi presenterà inoltre il saggio “La parola femminista. Una storia personale e politica” (Mondadori) dedicato a una parola tanto amata quanto odiata che continua a evocare una grande varietà di significati e letture, invitando a tenere aperta la discussione sul perché sia scomparsa e poi riapparsa, e se non sarebbe meglio averla sempre accanto.
Alessandro Chetta, giornalista e saggista, nel libro “Woke. I nuovi bigotti. Il politicamente corretto come religione laica” (Aras Edizioni) indaga frontalmente il fenomeno dilagante nella società laica, americana ed europea, che ha escogitato un nuovo culto – progressista in teoria e intollerante nella pratica – delle parole corrette da usare, adottando i dispositivi di consenso e oppressione delle religioni: senso di colpa per il white privilege e pentimento, ma senza perdono; ne parlerà a Passaggi (26/6) con l’editore Federica Savini e la docente e critica letteraria Carolina Iacucci. A seguire il filosofo e scrittore Igor Sibaldi (premio Passaggi 2025), in conversazione con la giornalista e opinionista televisiva Sara Manfuso, si accosterà a sua volta al tema del festival con il libro “Come non essere stupidi. Esercizi di anticonformismo” (Mondadori) analizzando dodici aree dell’esperienza comune e proponendo metodi ricostituenti e rieducativi che allenano a essere un po’ meno conformisti e un po’ meno stupidi.
Nel suo “Dizionario politicamente scorretto. Dalla cancel culture a Donald Trump” (Liberilibri) il giornalista e scrittore Filippo Facci propone poi un campionario sbalorditivo dei vocaboli e delle espressioni più in voga nella contemporaneità e ne discuterà con il presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini (27/6). Un libro anomalo, costruito come un dizionario di ben 284 voci da sconfessare, come per esempio Cisgender, Eco-ansia, Medicalizzazione, Quote blu, nere e rosa, Sostenibilità, Transrazziali, che sono parole sempre più assurde e incomprensibili ma che un wokismo dilagante vorrebbe imporre come verità assolute.
Nella stessa data, a confronto con la giornalista di Libero Brunella Bolloli, Rossano Sasso, già sottosegretario al ministero dell’Istruzione, presenterà il suo “Il gender esiste: giù le mani dai nostri figli. Scritti di controinformazione e di liberazione dall’agenda arcobaleno” (Passaggio al Bosco Edizioni). Una battaglia per la difesa della famiglia naturale e della complementarietà dei sessi, etichettati dai progressisti come “bullismo omofobico” o “retaggi della società patriarcale” negando le differenze e cercando di livellare tutte le coscienze.
Andrea Bertolucci, giornalista specializzato in cultura giovanile, porta invece l’attenzione sulla cultura trap, la colonna sonora dei nostri tempi e la musica più osteggiata di sempre, in quanto miscela esplosiva di edonismo e nichilismo, che ha alimentato la frattura tra l’opinione pubblica e le nuove generazioni, finendo per allarmare le istituzioni politiche, giuridiche e penali in misura persino maggiore di quanto aveva fatto il rap in passato; lo racconta nel suo “Guerra alla trap. Le parole che fanno paura” (Arcana) di cui parlerà con la speaker di Radio Prima Rete Pesaro, Francesca Federici (28/6).
Un altro importante confronto con le nuove generazioni è quello degli allievi della Scuola Holden, a cura di Andrea De Benedetti, che in “Bene ma non benissimo. Parole e modi di dire che hanno stancato i giovani” (Carocci) hanno mappato i feticci lessicali della nostra epoca e ne discuteranno con Sara Giordano (Academy Scuola Holden) e lo scrittore Andrea Maggi (professore del reality Il Collegio) (29/6); sono parole-tormentone alla moda, parole-slogan della politica che orientano consensi, parole-chewing gum che si appiccicano alla lingua, parole-maquillage che occultano la verità riuscendo a passare inosservate; un tentativo di censire i più fastidiosi e pervasivi tic linguistici contemporanei e di ricostruire, con ironia ma impietosamente, le circostanze che li hanno resi tali.
Tutte le informazioni su Passaggifestival.it