ANCONA – Nelle Marche, nel 2024, sono stati registrati 48 nuovi casi di infezione da HIV, uno in più rispetto all’anno precedente. L’incidenza regionale è di 3,2 ogni 100.000 abitanti, al di sotto della media nazionale pari a 4,0. Dal 2012 le diagnosi complessive sul territorio marchigiano hanno raggiunto quota 860. I dati arrivano dal Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità. La maggioranza delle nuove segnalazioni riguarda cittadini italiani (66,7%), mentre il 33,3% coinvolge persone di origine straniera. Le diagnosi di Aids notificate nel 2024 sono state 4, una cifra decisamente inferiore rispetto alle 17 rilevate nel 2023. Le nuove infezioni da HIV mostrano un andamento stabile negli ultimi tre anni, mentre i casi di Aids calano sensibilmente dopo l’aumento registrato dodici mesi fa.
A livello nazionale, il Lazio è la regione con l’incidenza più elevata (5,8 per 100.000 residenti). Nel complesso, l’Italia presenta valori inferiori alla media dell’Europa occidentale, stimata in 5,9. La trasmissione sessuale resta la modalità prevalente dal 2012, con maggior peso tra uomini che hanno rapporti con uomini, seguiti da uomini eterosessuali e donne eterosessuali. Nel 2024 il 46% dei nuovi casi è legato a trasmissione eterosessuale (27,9% maschi e 18,1% femmine), il 41,6% a rapporti tra uomini, mentre il 3,8% è associato all’uso di sostanze stupefacenti. Dopo la flessione osservata tra il 2012 e il 2020, le diagnosi sono tornate a crescere fino al 2023, con un quadro che appare stabile nell’ultimo anno. Il tema torna al centro dell’attenzione pubblica in coincidenza con la Giornata mondiale contro l’AIDS, che si celebra il 1º dicembre con l’obiettivo di mantenere alta la consapevolezza sull’epidemia causata dal virus HIV. Dal 1981, secondo le stime internazionali, l’AIDS ha provocato la morte di oltre 25 milioni di persone, affermandosi come una delle crisi sanitarie più gravi dell’epoca moderna.
