MARCHE – Il Consigliere Regionale dei Civici Marche Giacomo Rossi interviene su alcuni dati definiti “strumentali” lanciati dal candidato Ricci. Dichiara Rossi: “Negli scorsi giorni il candidato alla Presidenza della Regione del Centro Sinistra Matteo Ricci, ha dichiarato che il rischio di povertà nella nostra Regione, secondo i dati Caritas, “arriva a superare l’ 11,1%, soprattutto a causa del problema del lavoro povero”, dato appunto relativo a quelle persone che pur lavorando non riescono ad arrivare a fine mese. Il problema è che Ricci o non è attento ai dati ufficiali, oppure come suo solito da numeri a caso, prendendo in giro i cittadini e nella fattispecie speculando su quelli più in difficoltà” .
Continua Rossi: “Se infatti andiamo a prendere i dati presentati dal Presidente di CNA Marche Paolo Silenzi leggiamo tutt’altro e ci accorgiamo che la soglia di povertà che individua Ricci è quella dell’anno 2023, dove nella nostra Regione era effettivamente dell’ 11,1%, ma come certificato dal Presidente CNA nel 2024 scende al 9,6%, delineando una situazione in netto miglioramento e decisamente inferiore alla media italiana che è al 18,9%”.
“Ricci continua a spararne una al giorno, prendendo in giro i cittadini con promesse mirabolanti ed addirittura dati falsi, smentiti da soggetti autorevoli come CNA. Noi intanto – conclude l’esponente dei Civici Marche – restando in attesa della prossima sparata di Ricci, andiamo avanti a lavorare per il bene dei marchigiani come certificano i dati, soprattutto per le fasce più deboli, per le quali l’attenzione va sempre tenuta alta. Spero che almeno su questa vicenda, Ricci possa fare un bagno di umiltà e presentare le sue scuse”.
Il modello Marche di Acquaroli non funziona: Export ancora in affanno
L’Italia cresce, ma non tutta allo stesso ritmo. Secondo gli ultimi dati ISTAT, l’export nazionale è salito del +3,2% nel primo trimestre 2025. Ma le Marche vanno in controtendenza, segnando una delle peggiori performance regionali con un -11,6% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il confronto è ancora più duro se si guarda al primo trimestre 2024, quando la regione aveva già subito un crollo record del -55,5% sull’anno precedente, dovuto al calo delle esportazioni farmaceutiche verso la Cina post-Covid.
Male i settori chiave del manifatturiero marchigiano: Abbigliamento: -16%,
Calzature: in forte calo, Macchinari: -25%, Mobili: in discesa.
PIL Svimez: la stagnazione della Regione Marche è evidente con una crescita dello 0,0% per il 2024, con un rallentamento della spesa per consumi delle famiglie e degli investimenti fissi lordi, contro lo 0,7% dell’Italia e 1,2% del Centro Italia.
Secondo Cna e Confartigianato, le cause vanno ricercate nella difficoltà di presidiare i mercati esteri e nella frenata della domanda globale.
Le oltre 2.500 imprese marchigiane attive sui mercati esteri, e le 223 pronte ad affacciarvisi, chiedono strumenti concreti per rafforzare la propria competitività.
Solo cambiando giunta queste richieste potranno essere evase.
Marta Ruggeri, capogruppo M5S in consiglio regionale
Movimento 5 Stelle Marche @fanpiùattivi