Gaza, Ruggeri (M5S): “Le Marche non restino in silenzio: sospendere ogni legame istituzionale con Israele e riconoscere lo Stato di Palestina”

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Di fronte al nuovo drammatico scenario nella Striscia di Gaza, dove il cessate il fuoco è stato infranto e i raid aerei israeliani hanno provocato oltre cento vittime civili, tra cui numerosi bambini, la Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri, ha annunciato la presentazione di una mozione che impegna la Giunta regionale delle Marche a prendere una posizione ferma e coerente con il diritto internazionale e i principi umanitari.

“Assistiamo con orrore al fallimento dell’ultima tregua,” dichiara Ruggeri. “I recenti raid, che hanno causato oltre 100 vittime civili, inclusi decine di minori, dimostrano che la violenza e la sproporzione non si sono fermate. La Comunità internazionale non può più limitarsi a esprimere preoccupazione. La mozione che presento in Consiglio Regionale è un atto di coerenza e responsabilità politica, un segnale che le Marche non intendono restare in silenzio di fronte a quelli che la stessa Commissione d’inchiesta indipendente dell’ONU ha definito a settembre scorso come atti di genocidio.”

La mozione, spiega la Consigliera, si articola in due punti principali e interconnessi. Il primo riguarda la richiesta di riconoscimento immediato dello Stato di Palestina da parte del Governo italiano, in linea con la posizione già assunta da oltre 150 Paesi e da membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come Regno Unito e Francia. Il secondo punto prevede la sospensione di ogni rapporto istituzionale tra la Regione Marche e enti ufficiali israeliani, con l’impegno a effettuare una ricognizione immediata delle collaborazioni esistenti e a sospenderle fino al ripristino del pieno rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali.

Ruggeri chiede inoltre al Governo italiano di adottare misure concrete a livello nazionale, a partire da un blocco della fornitura di armi a Israele e dalla cessazione della cooperazione militare-industriale. “La mozione è un richiamo alla responsabilità,” conclude Ruggeri. “Le Marche devono dare un segnale forte: la pace si costruisce con il diritto, non con la forza. Non possiamo essere complici, anche solo per inerzia, della distruzione di un popolo.”

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