FANO – “E’ sconcertante che l’Assessore regionale Baldelli scelga la sua personale sede elettorale – circondato dai consiglieri FDI appartenenti alla sua corrente interna – per parlare del futuro dell’aeroporto di Fano, annunciando una pista in cemento di ben 1 km e 4 milioni di investimento da parte di ENAC. Sconcertante la scorrettezza di chi usa disinvoltamente il proprio ruolo istituzionale a fini di campagna elettorale (CORECOM Marche non ha nulla da dire in proposito?), ma sconcertante anche che venga annunciato il futuro assetto di un’area e di beni di proprietà comunale senza che il Consiglio Comunale di Fano abbia mai avuto a disposizione una sola di queste informazioni, nonostante interrogazioni e commissioni consiliari dedicate.
Tuttavia, nel merito, il tema più rilevante non è tanto quello della pista in cemento – che ormai è un feticcio ideologico, per essere contrari al quale sono sufficienti buon senso e realismo – quanto piuttosto il tema della cessione gratuita dell’aeroporto e di tutti i terreni a ENAC.
Infatti la cessione gratuita deve essere ben motivata in quanto sarebbe un’eccezione alla regola generale relativa al divieto di donazione (ex art. 3 della Legge n.241/1990 e art.119, comma 6, della Costituzione) e per farlo, quindi, bisognerebbe dimostrare il raggiungimento di un preciso e riscontrabile “interesse pubblico” per Fano che evidentemente è molto difficile da attestare, cifre alla mano, in questo caso. Non compete del resto ai Comuni essere parte attiva nello sviluppo degli aeroporti.
Se invece qualcuno pensa di risolvere il problema dell’aeroporto semplicemente regalando area, immobili e manufatti allo Stato si pongono almeno tre problemi: 1) l’evidente danno per il patrimonio del Comune di Fano; 2) la quasi certa liquidazione della Società “Fanum Fortunae” che non avrà più un ruolo decisionale; 3) il fatto che la comunità locale perderebbe per sempre il diritto di avere voce in capitolo sul futuro di quell’ “area risorsa” così adiacente alla zona urbanizzata.
Sarebbe molto opportuno che l’eventuale sviluppo infrastrutturale dell’aeroporto fosse invece vincolato all’assenso e a precise condizioni del Consiglio Comunale di Fano, proprio in virtù della tutela dell’interesse pubblico di cui l’Ente è portatore senza calpestare la comunità locale.
Una riflessione questa che propongo all’Assessore e Candidato alle elezioni regionali Baldelli e che, per il principio della par condicio (altro quesito a CORECOM Marche), mi auguro abbia lo stesso spazio mediatico riservato a quella di Baldelli”.