Futura torna in mare. In più di 200, all’alba, per assistere al rilascio della tartaruga in Baia Flaminia

0
33
PESARO – Erano in più di 200, stamattina all’alba in Baia Flaminia, a sfidare l’alzataccia e le temperature poco estive, pur di fare il tifo per Futura, la caretta caretta di oltre 20 anni (57Kg di peso e 77cm di lunghezza del carapace) rilasciata in mare dopo le cure della Fondazione Cetacea.
«Un’altra grande emozione che Pesaro ha potuto vivere grazie alla Fondazione Cetacea e a La Saponaria che ha sposato il progetto per la liberazione in mare di questo esemplare – sottolinea Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla cultura e al turismo presente stamattina in Baia -. Il rilascio è avvenuto, non a caso, in un luogo simbolico, quello dove 6 anni fa la tartaruga Luciana ha deposto le sue uova, iniziando quindi la storia d’amore della città per la tutela dell’ambiente, del mare e delle tartarughe».
Futura era arrivata al centro ad aprile; la Fondazione l’ha curata e oggi, grazie al sostegno della community de La Saponaria -che l’ha adottata insieme ad un’altra tartaruga, Mirtilla-, ha invitato i pesaresi e i turisti in città, sulla spiaggia della Baia (la stessa in cui “Luciana” nidificò nel 2019) per sostenere il viaggio di Futura “scortato” dai volontari della Fondazione guidata dal presidente Sauro Pari e dal referente di Pesaro Andrea Donati.
Futura presentava i sintomi di principio di annegamento dopo la cattura accidentale nelle reti di un pescatore di Cesenatico, che aveva subito chiamato l’associazione riccionese per il recupero, «permettendo il recupero, in tempi utili, di Futura – aggiunge Vimini, insieme a Maria Rosa Conti, assessora all’Ambiente -. Spesso gli esemplari rimangono impigliati nelle reti di plastica, reti che spesso si disperdono in mare. Come Amministrazione comunale, già da 3 anni, abbiamo istallato l’ecoisola al porto, una struttura automatizzata in cui i pescatori possono conferire la plastica e altri materiali che finiscono nelle nostre acque. Un modo per contribuire alla battaglia di sostenibilità, per l’ambiente, che coinvolge per primi chi vive e lavora nell’Adriatico».

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here