Fondazione Teatro, il PD fa chiarezza: “Basta strumentalizzazioni, serve rilancio”

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FANO – Sulla vicenda della Fondazione Teatro della Fortuna, dopo la relazione del consulente incaricato dal Comune, sento il dovere – come segretario del Partito Democratico di Fano – di intervenire. Lo faccio per rispondere allo sconcerto che aleggia in città e, soprattutto, per difendere la dignità di una comunità politica che non ha tratto alcun vantaggio da una gestione segnata – secondo quanto emerso – da grossolani errori amministrativi e contabili.

Non permetterò a nessuno di processare il PD sui giornali, né di mettere in discussione la credibilità dell’azione politica e amministrativa dei nostri rappresentanti. Sorprende, allora, che il Sindaco, preferisca fare dichiarazioni strumentali, fuorvianti evitando di coinvolgere chi ha guidato la passata amministrazione. Capisco sia più facile “sparare nel mucchio”, in vista delle elezioni regionali, ma da un primo cittadino ci si dovrebbe aspettare più sobrietà e senso istituzionale.

Come Partito Democratico, abbiamo scelto di affrontare la questione a viso aperto e, dopo un confronto franco nel Direttivo, riteniamo doveroso dire con chiarezza – senza minimizzare – che alcune prassi nella gestione del teatro risultano molto discutibili. È legittimo chiedersi perché alcune scelte di bilancio, specie quelle riconducibili a gestioni di centro destra, non siano state condivise e rese note pubblicamente già 10 anni fa. Ma non accetteremo che eventuali errori, anche commessi in buona fede, siano strumentalizzati per screditare un’intera comunità di iscritti, militanti ed elettori.

È bene anche ricordare quanto sia stato complicato “fare cultura” in anni difficilissimi come quelli segnati dalla pandemia. Eppure, a Fano, il Teatro della Fortuna ha continuato ad operare, nonostante la riduzione del contributo comunale e dei soci, restando aperto alle scuole, ampliando le offerte culturali e ospitando eventi di rilievo. Sono fatti che non possono essere ignorati.

Non è tempo di processi sommari. A livello personale e come segretario del PD, rinnovo la mia stima a Catia Amati, anche se attualmente non ricopre nessun incarico direttivo nel PD di Fano. Però sento il bisogno di distinguere nettamente le responsabilità individuali da quelle collettive, anche per segnare un passaggio netto tra il passato e la nuova fase di ripartenza.

Anche per questo, respingiamo la ricostruzione del centrodestra: perché strumentale, dato che ignora il carattere autonomo della Fondazione e la composizione del suo CdA, nominato da più soggetti; perché parziale, visto che si concentra sull’ultima gestione e sorvola su quelle precedenti (nel 2024, ad esempio, sono stati svalutati crediti non più esigibili per 128.000 euro, di cui ben 120.000 riferibili a gestioni precedenti al 2014); e perché infondata, dal momento che attribuisce al PD responsabilità che non gli competono.

Il PD non si sottrae: vogliamo chiarezza e trasparenza, ieri e oggi, e sostenere il risanamento della Fondazione, rilanciandola come patrimonio culturale della città.

Il Teatro della Fortuna deve tornare a far parlare di sé per la luce sul palcoscenico, non per l’ombra sui conti. Fano merita che da questa crisi nasca un progetto nuovo, trasparente e condiviso. Chi ama il Teatro si metta al lavoro per rimetterlo in piedi. Noi ci siamo. A viso aperto, con coraggio e senza alibi.

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