Firmato in Prefettura ad Ancona il protocollo per l’identificazione dei cadaveri senza nome

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Questa mattina, presso il Palazzo del Governo – Sede della Prefettura di Ancona, è stato sottoscritto il protocollo di intesa per l’identificazione dei cadaveri non identificati che si pone l’obiettivo principale di garantire la restituzione di una identità alle persone decedute sconosciute, attraverso la collaborazione di tutti i soggetti interessati da un fenomeno rilevante sia per le ricadute sociali che per le attese dei familiari degli scomparsi e che assume rilievo anche sotto il profilo etico e giuridico-patrimoniale considerata l’assenza prolungata dello scomparso.

Il testo ampiamente condiviso da tutte le componenti, è stato firmato dal Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, dal Prefetto di Ancona e dai Prefetti di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro-Urbino, dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona, dai Procuratori della Repubblica presso i Tribunali di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino, dai rappresentanti delle varie articolazioni della Regione Marche, dal Presidente di Anci Marche e dal Direttore della struttura organizzativa dipartimentale (SOD) di medicina legale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona.

L’intesa protocollare prevede, in particolare, delle specifiche procedure operative che, in maniera uniforme ed omogenea, saranno adottate affinché sia garantito l’espletamento delle attività finalizzate alla compilazione della scheda post mortem, necessaria per consentire, tra l’altro, il matching con i dati essenziali concernenti le persone scomparse.

I sottoscrittori del protocollo hanno sottolineato la particolare rilevanza di questa iniziativa sul piano della sinergia istituzionale, quale presupposto imprescindibile del presente accordo, e allo stesso tempo hanno rilevato come possa essere un volano per l’attuazione delle sue meritorie finalità perché, come ha precisato il Prefetto di Ancona, Maurizio Valiante, “occorre mettere in campo ogni sforzo per offrire la piena dignità ai defunti e garantire una risposta ai familiari degli scomparsi che aspettano di conoscere la sorte dei propri congiunti”.

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