Festival di cinema delle Marche lanciano un grido d’allarme: “Azzerato il fondo di sostegno regionale alla promozione”

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ANCONA – Festival e rassegne di cinema e audiovisivo delle Marche lanciano un grido di allarme. Nonostante le Marche siano diventate terra di cinema, con tante produzioni che hanno scelto di girare nelle città e nei borghi delle Marche film, docufilm, serie tv (grazie alla Regione Marche che negli ultimi anni ha mostrato un’attenzione particolare per il cinema), è altrettanto vero che – a dispetto di questa nuova identità – la stessa Regione ha deciso improvvisamente di cancellare un sostegno economico fondamentale. Si tratta proprio dei fondi destinati a tutto il segmento dei festival, delle rassegne e dei premi cinematografici. Una scelta che ha spiazzato tutti e che non è stata motivata da alcuna spiegazione ma che finirà per penalizzare irrimediabilmente il lavoro e la programmazione di tanti festival.

E’ stato infatti completamente azzerato il fondo destinato al settore della promozione (festival, rassegne, premi) del cinema e dell’audiovisivo tranne quelli destinati ai festival di valenza nazionale: Mostra del nuovo cinema di Pesaro, Corto Dorico e Premio Libero Bizzarri.

 

CNA Cinema e Audiovisivo Marche, che nei giorni scorsi ha promosso un confronto con i maggiori festival della regione, parla di “colpo durissimo per tante iniziative di promozione cinematografica che, anche grazie ai contributi della Regione riuscivano, bene o male, a proseguire la loro attività. Nell’elenco ci sono tanti festival storici e tanti altri che sono nati: tutti con l’intento di promuovere giovani autori, film, docufilm, corti che spesso trovano difficoltà ad essere inseriti nella normale circuitazione dei mercati”.

“I festival nelle Marche rappresentano un segmento che va dalla produzione, con artisti, maestranze e professionisti del settore, fino agli esercenti e ai festival di cinema di rilievo nazionale e regionale, che promuovono il cinema sui territori creando consapevolezza, attrazione turistica e raccordo con le istituzioni culturali e il mondo della scuola. Una proficua azione di fertilizzazione, sottolineata da tutta la letteratura accademica e dai report di settore che riconoscono l’apporto sostanziale dei festival nella creazione del tessuto sociale e culturale delle società contemporanee”.

“Ci si chiede come possa esistere una filiera se l’anello della promozione sul territorio viene così annullato. Vogliamo credere che si sia trattato di una dimenticanza e non di una precisa scelta politica”.

 

CNA Cinema e Audiovisivo Marche e il Coordinamento dei festival chiede dunque che il lavoro e la preziosa attività di questi festival siano sostenuti dalla Regione Marche, riconosciuti nella loro dignità e non spazzati via senza un dialogo con le associazioni del terzo settore che da anni li organizzano con passione e dedizione”.

Citiamo, a titolo di promemoria, le principali trame di questo tessuto culturale che innerva la nostra regione rendendola vivace e tutt’altro che omologata.

Fabriano Film Festival, Civitanova Film Festival, Scollinare Film Festival (Tolentino) , Cineoff (Ancona), Incanto Film Festival (Pesaro), Festival del cinema Pirata (San Benedetto del Tronto) CineFortunae – Capolavori restaurati by the Sea (Fano)  La Poesia che si vede–Festival internazionale di Videopoesia (Ancona), Sinfonie di Cinema ( Montefiore dell’Aso), CROC Una specie di cinema (Ussita) , Premio Internazionale Alma (Pesaro), Assai Essai-Cine Contagi (Fermo), Non è vero, Pianeta donna: ieri, oggi e domani, Conero + ADV ( Ancona), Videobox; Hangarfest Festival (Pesaro); Overtime Film Festival 2024, Festival del Cinema di Senigallia, San Benedetto International Film Fest, Cinesophia, Ma non farmi ridere! Cine-corti-comici nella regione dei 100 teatri, Corti al castello, Cinema sotto le stelle, Cinema sotto le torri, Grifo Festival- Orange the world. International short Film (Chiaravalle).

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