FANO – Sono Violetta Laiketsion, 63 anni, e Ermes Zampa, 70, le due vittime della tragedia avvenuta alla scuola di paracadutismo di Fano, dove hanno perso la vita durante un lancio. Le due vittime erano due persone con diversi anni di esperienza. Violetta Laiketsion, originaria del Brasile e residente a Rimini, era una sportiva con più di 6mila lanci all’attivo. Ermes Zampa, invece, era un paracadutista di Fano che, pur avendo svolto diversi lavori nella vita, da oltre trent’anni si dedicava al paracadutismo, con oltre 2mila lanci e una carriera anche come istruttore. Zampa lascia due figli e una moglie. Quello che sembrava essere un lancio come tanti altri si è trasformato in una tragedia che ha scosso l’intera comunità del paracadutismo. Secondo quanto riferito da Roberto Mascio, direttore della scuola di paracadutismo, l’incidente è stato improvviso e non c’era modo di intervenire. «Qualcuno che si trovava in aeroporto ha filmato l’accaduto mentre riprendeva i paracadutisti in discesa – ha spiegato Mascio –. Il video è stato acquisito dalle forze dell’ordine. Nelle immagini si vedono le due vele che si toccano e poi collassano». Una collisione avvenuta a bassissima quota: «Erano troppo vicini alla terra e non hanno potuto fare niente. In quella situazione sei davvero troppo vicino al suolo per poter prendere una decisione. C’è pochissimo tempo, dall’impatto allo schianto passano solo pochi secondi. È una disgrazia».
Mascio conosceva entrambe le vittime da molti anni e il dolore è ancora palpabile. «Conoscevo Violetta ed Ermes da molto tempo. Vedere quanto accaduto fa davvero molto male», ha commentato. Per Mascio, che ha parlato anche a nome di tutta la scuola, la tragedia è ancora più difficile da comprendere, visto il livello di esperienza delle due vittime. «Erano persone che avevano fatto tantissimi lanci. Violetta ne aveva più di 6mila, Ermes oltre 2mila ed era anche istruttore», ha ricordato Mascio. Secondo il direttore della scuola, l’incidente potrebbe essere stato causato da un errore umano, un fattore che sta diventando sempre più comune negli incidenti di paracadutismo: «Ultimamente, gli incidenti sono dovuti principalmente ad errori umani. Basta un attimo di distrazione, non ti rendi conto di quanto sei vicino a un’altra vela. Poi, quando te ne accorgi, sei già troppo basso per intervenire». Mascio ha anche ricordato come episodi simili, purtroppo, non siano rari. «Due anni fa a Reggio Emilia si è verificato un incidente analogo, anche in quel caso con due istruttori coinvolti». Intanto, sul luogo dell’incidente è arrivata pochi minuti fa il PM Letizia Fucci, che coordinerà le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. I carabinieri sono già intervenuti per acquisire il filmato e fare i rilievi necessari. Un dolore che segna profondamente la comunità di Fano e l’ambiente del paracadutismo.













