FANO – Gli agenti del Commissariato di Fano, diretti da Stefano Seretti, hanno tratto in arresto uno straniero di origine nordafricana per una serie di scippi e rapine commesse a danno di anziani nel centro storico e sul lungo mare fanese.
In particolare, l’arresto è stato eseguito dai poliziotti fanesi su esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Pesaro su richiesta della Procura della Repubblica Pesarese.
I fatti si riferiscono a sette episodi, avvenuti nell’ultimo periodo, quattro scippi e tre rapine commesse a danno di sei anziane donne e un uomo, secondo un preciso modus operandi, ricostruito dalle indagini degli investigatori del Commissariato che si sono avvalsi della collaborazione della Polizia Locale per l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadino.
L’uomo agiva di sera o nel tardo pomeriggio, sfruttando il buio o un luogo meno frequentato del centro storico e del lungo mare Sassonia, pedinando le vittime a piedi per poi colpirle alle spalle tramite un’azione tanto fulminea quanto violenta volta a sottrarre le borse tenute a tracolla dalle donne o le collane d’oro indossate al collo.
In diversi casi le vittime rovinavano a terra tra cui uno proprio di fronte alla pinacoteca San Domenico dove, sebbene si trovasse in compagnia con altre amiche, un’anziana veniva addirittura trascinata a terra per un tratto fino all’impossessamento della borsa e del suo contenuto. In un altro caso, ancora, un anziano con diversi problemi di salute, veniva avvicinato da dietro e subiva un violento strappo della collana d’oro che indossava al collo.
Le pericolose modalità attuate dal malvivente e le lesioni che le anziane vittime, in diversi casi, accusavano a seguito delle rovinose e violente cadute a terra, hanno determinato un immediato e incessante impegno investigativo dagli agenti del Commissariato che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Pesaro, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, già conosciuto alle Forze di Polizia per la commissione di vari reati legati al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti, successivamente tradotti nell’ordinanza del G.I.P. di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.