L’approvazione riluttante del PRG da parte della destra, con l’opposizione in ordine sparso, era un esito prevedibile, purtroppo. Un PRG che la destra è riuscito incredibilmente a peggiorare, scegliendo di non correggere il grande errore – e la grande ferita politica – del c.d. “Emendamento Seri”, che ha tolto il vincolo di industrie insalubri di 2° classe dall’area dell’ex-Zuccherificio, rendendo procedibile la permuta di Chiaruccia. Ora quello che resta ai cittadini di quei due quartieri è una roulette russa che vedrà inevitabilmente, alla fine, una delle due comunità essere penalizzata, pagando non solo gli errori ma anche le scelte intenzionali di una politica piccola piccola. Ieri sera, in relazione ai potenziali conflitti di interesse ravvisabili, alcuni consiglieri comunali hanno scelto, correttamente, di non partecipare né alla discussione né alla votazione del PRG. Altri consiglieri comunali – tra i quali il Sindaco Serfilippi – hanno ritenuto invece di partecipare all’approvazione del PRG nonostante evidenti potenziali conflitti di interesse. Per questo motivo, ritenendo che sussistano elementi che possano compromettere la regolarità dell’approvazione della variante generale, dopo aver espresso la mia contrarietà alla delibera, sulla quale ho posto questione pregiudiziali ai sensi dell’art.72 del Regolamento del Consiglio comunale, ho deciso di uscire dall’aula e di non partecipare alla votazione. Non è forma, è sostanza: condizione essenziale per garantire la necessaria credibilità e autorevolezza alla politica. Una politica forte con i deboli e debole con i forti, che ieri sera ha scritto una brutta pagina della quale nessuno può ragionevolmente essere soddisfatto.
Da Samuele Mascarin













