Fano, l’operazione Chiaruccia finisce in Parlamento. Borrelli: “Possibili irregolarità e conflitti d’interesse”

0
118

FANO – È destinata a far rumore la durissima presa di posizione dell’Onorevole Francesco Emilio Borrelli (Avs), che ha depositato – sollecitato da Gianluca Carrabs e Sabrina Santelli – un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Interno sull’operazione urbanistica che coinvolge l’area dell’ex Zuccherificio e la zona comunale di Chiaruccia, oggetto di una controversa permuta autorizzata dal Comune di Fano. Il sospetto: gravi opacità procedurali, conflitti d’interesse ai vertici dell’amministrazione e il rischio di un’urbanizzazione selvaggia a danno del territorio. 

A fianco del deputato, nella conferenza tenuta il 2 agosto a Fano, Gianluca Carrabs, della direzione nazionale dei verdi e Sabrina Santelli, co- portavoce Europa verde Marche. 

Il fulcro dell’atto ispettivo è un’operazione da oltre 28 ettari destinati a ospitare un polo logistico-industriale, che, secondo i promotori dell’interrogazione, violerebbe i principi di trasparenza e imparzialità amministrativa. A rendere ancora più rovente il dossier è la presenza, documentata, di potenziali conflitti d’interesse che coinvolgerebbero il sindaco Luca Serfilippi e alcuni membri della giunta comunale in relazione a soggetti proponenti, come la Profilglass. 

«Abbiamo chiesto al Ministro se sia al corrente della vicenda e se intenda verificare l’esistenza di irregolarità e legami impropri tra amministratori pubblici e interessi privati. Se così fosse, l’intera operazione andrebbe fermata. Non si può giocare con la fiducia dei cittadini», ha dichiarato Borrelli. 

L’interrogazione parlamentare contesta, tra le altre cose, l’assenza di una valutazione d’impatto ambientale sull’area di Chiaruccia e la mancata redazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione dell’ex Zuccherificio. Due lacune che, in un contesto di profonda trasformazione urbanistica, pesano come macigni. 

«Non siamo contro le imprese – ha precisato Gianluca Carrabs – ma contro il consumo di nuovo suolo, soprattutto quando si tratta di zone verdi cuscinetto, vitali per la qualità della vita urbana. Le attività insalubri vadano dove previsto dai piani regolatori, non dove conviene di più ai privati. I cittadini hanno il diritto di sapere quale sia l’interesse pubblico che muove questa scelta e se ci siano o meno relazioni improprie tra gli amministratori e i soggetti proponenti». 

Carrabs ha inoltre voluto ringraziare pubblicamente i comitati cittadini che da mesi si battono contro il progetto del polo logistico, «spesso supplendo – ha detto – all’inerzia o alla complicità di una parte della politica. È grazie a loro se questa vicenda è arrivata fin qui, ed è nostro dovere portare le loro istanze nelle sedi istituzionali».

Santelli incalza: 

«Chiaruccia è un esempio di mala politica, fatta per la prossima elezione e non per la prossima generazione. Se svendiamo la salute ambientale, svendiamo anche noi stessi. Dobbiamo tornare a una politica che non abbia paura di guardare negli occhi i cittadini. L’ambiente non è una variabile, è la base della nostra sopravvivenza». 

Borrelli colpisce poi, ancora più duro, unendo la denuncia politica all’affondo etico: 

«Questa storia puzza, altro che il profumo dello zucchero. Qui sento il tanfo del letame. È un modello predatorio in nome del quale sembrano calpestarsi sviluppo e ambiente e contemporaneamente consumare nuovo suolo con soldi pubblici». 

Il parlamentare punta anche il dito contro il degrado della rappresentanza politica: 

«Oggi abbiamo liste bloccate e parlamentari catapultati da un territorio all’altro senza legami reali con i cittadini. Chi rappresentano davvero? Non è questione ideologica, ma di sopravvivenza democratica. L’etica pubblica non è un optional, è il fondamento del buon governo. E quando vedo consiglieri cambiare partito a due mesi dal voto, mi chiedo dove sia finito il rispetto per gli elettori». 

La conclusione è una chiamata all’impegno civico: 

«Combatteremo questa battaglia nelle aule e nei territori. A testa alta e pancia a terra. Perché la politica non può più essere solo uno schermo: serve una nuova stagione fatta di presenza, coraggio e responsabilità». 

Una denuncia, quella firmata da Borrelli, Santelli e Carrabs, che apre interrogativi pesanti su una delle operazioni urbanistiche più discusse degli ultimi anni a Fano. In attesa delle risposte istituzionali, resta sul campo una domanda semplice e cruciale: a chi giova davvero l’operazione Chiaruccia?

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here