Fano, La Lupus in Fabula denuncia la “palazzopoli”: un’altra villa liberty verso la demolizione

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FANO – “Un’altra villa liberty sarà presto demolita per far posto ad un condominio di quattro piani. Si tratta di un edificio all’incrocio tra IV Novembre e Via Canale Albani, attiguo al “palazzo di vetro”. Il caso più recente risale a pochi mesi fa ed è relativo ad una villetta in Via Roma, vicino al quartiere di Fano Due. L’abbattimento di immobili di pregio per ricavare decine di appartamenti non è un fenomeno recente. Si è iniziato con le ville adiacenti al Centro storico e in zona Lido, ma nel 1995 l’allora sindaco Carnaroli, su sollecitazione dei Verdi, portò in consiglio comunale una variante e bloccò la demolizione delle ville residue. Quindi la speculazione edilizia ha preso di mira le ville con parco della prima periferia (zona Don Gentili, Ospedale, Paleotta, Via Kennedy ecc) che non erano state vincolate, sfruttando tutte le potenzialità degli indici date dal PRG Aguzzi e dal c.d. Piano Casa. Pertanto, al posto di un’abitazione che ospita una o due famiglie, vengono eretti condomini a più piani che utilizzano l’intera superficie del lotto. Se non fosse che tutto viene fatto rispettando le norme vigenti, potremmo dire di essere in presenza di una “palazzopoli” fanese. Da anni sosteniamo di interrompere il consumo di suolo con nuove aree di espansione o di “ricucitura urbana” e di costruire sul costruito, ma non è questo il modo. Queste operazioni edilizie sono vantaggiose per i costruttori e i proprietari degli immobili, ma sono un guaio per il resto dei cittadini. Innanzitutto, perché quasi sempre comportano la demolizione anche del verde privato, che in alcune zone è l’unico verde esistente; quindi spariscono alberi e siepi di grandi dimensioni e si copre di cemento l’intero lotto. Ma si va ad appesantire notevolmente anche la viabilità e la sosta, perché con il numero di appartamenti si moltiplicano anche le auto, sebbene la dotazione di standard pubblici e privati rimanga la stessa.

Tutto ciò senza considerare la gravissima perdita di tipologie edilizie che hanno un centinaio d’anni, che spesso contengono elementi significativi che rappresentano la memoria dello sviluppo della nostra città.

Per il caso in questione faremo un accesso agli atti per verificare se tutto sia stato fatto nel rispetto della legge, ma in linea generale riteniamo che non ci possiamo più permettere che la speculazione edilizia si mangi le ultime ville con parco della città. Chiediamo al sindaco Serfilippi di intervenire portando modifiche al PRG che sarà presto approvato definitivamente, apponendo dei vincoli di conservazione volumetrica alle ultime ville presenti nella cerchia urbana a valle dell’autostrada”.

 

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