Fano, dal PRG al PUG: l’Amministrazione Serfilippi condivide il percorso con gli ordini professionali

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FANO – «L’incontro con gli ordini professionali conferma la linea che l’Amministrazione Serfilippi ha scelto fin dall’inizio: programmare, condividere e dare certezze a chi lavora e investe sul territorio. Il passaggio dal PRG al PUG non è un atto tecnico isolato, ma un percorso politico-amministrativo che mette insieme imprese, professionisti e città, evitando stop, rinvii e zone d’ombra» ha dichiarato il vicesindaco Manocchi.
Si è svolto ieri in Comune il momento di confronto sul percorso urbanistico “Dal PRG al PUG” con i rappresentanti degli ordini e collegi professionali maggiormente coinvolti nella pianificazione e nell’attività edilizia: Ordine degli Architetti (presidente arch. Carmen Storoni), Ordine degli Ingegneri (presidente ing. Renato Morsiani), Collegio dei Geometri (presidente geom. Alberto campagna), Ordine dei Geologi (presidente geol. Michele Gliaschera) e Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali (presidente dott. agr. Maria Rita Salerno).
All’incontro hanno partecipato il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, il vicesindaco Manocchi, il dirigente del Settore “Governo del Territorio” arch. Adriano Giangolini e i funzionari comunali ing. Michele Adelizzi e ing. Giovanna Mastrangelo.
L’appuntamento rientra nel percorso di condivisione avviato dall’Amministrazione in questo primo anno di mandato con professionisti, associazioni di categoria e cittadini – anche attraverso i consigli di quartiere e gli incontri sul territorio – per accompagnare la fase conclusiva dell’attuale Piano regolatore generale e, parallelamente, l’avvio del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG).
«Abbiamo illustrato agli ordini – spiega Manocchi – l’iter che intendiamo seguire: chiudere il percorso del PRG, lavorare in parallelo al PUG e, dove necessario, intervenire con varianti puntuali. Da parte dei professionisti è arrivata una richiesta chiara di certezze e di tempi definiti: è esattamente ciò che vogliamo garantire. Siamo un’amministrazione decisa, che indica una rotta e la mantiene, perché chi investe sul territorio deve sapere cosa può fare, come e quando lo può fare. Gli ordini hanno chiesto chiarezza su tempi e strumenti e noi abbiamo risposto con una sequenza precisa – chiusura dell’iter del PRG, avvio del PUG, possibilità di varianti mirate – proprio per non lasciare il settore edilizio e urbanistico nell’indeterminatezza. È un cambio di metodo rispetto al passato: non più piani calati dall’alto o iter che si trascinano per anni, ma fasi riconoscibili e partecipate».
Dal confronto è emersa una partecipazione significativa e la condivisione dell’impostazione proposta dal Comune: procedere in modo spedito verso soluzioni attuabili, mantenendo un quadro normativo chiaro e una pianificazione capace di favorire investimenti, rigenerazione urbana e qualità degli interventi.
«Il Comune di Fano – ha concluso Manocchi – vuole essere un interlocutore affidabile per chi progetta e investe: regole comprensibili, tempi certi, rapporto diretto con gli uffici. La pianificazione deve essere uno strumento di sviluppo, non un ostacolo».

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