Fano – 25 novembre, il Consiglio comunale dà voce ai giovani contro la violenza sulle donne

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FANO, 24 novembre – Dire no alla violenza, farlo insieme con un patto educativo e sociale. Domani, martedì 25 novembre alle ore 9, la Sala Verdi del Teatro della Fortuna ospiterà una seduta straordinaria monotematica del Consiglio comunale dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Protagoniste saranno le scuole e le nuove generazioni, chiamate non solo ad assistere ma a portare sul palco progetti, letture e rappresentazioni sul tema della violenza di genere.
«In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Consiglio comunale ripropone un’iniziativa rivolta alle scuole, che sono gli interlocutori e le interlocutrici privilegiati per questo genere di temi. Il Consiglio comunale del 25 novembre è pensato mettendo al centro la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze: non una presenza passiva, limitata all’ascolto delle relazioni degli adulti, ma una partecipazione attiva, attraverso progetti e lavori da loro ideati e realizzati», spiega il presidente del Consiglio comunale Francesco Cavalieri.
La mattinata si aprirà con i saluti istituzionali del presidente del Consiglio comunale Francesco Cavalieri, del sindaco Luca Serfilippi, dell’assessora alle Pari Opportunità Lucia Tarsi, del capitano Giuseppe Esposito, comandante della Compagnia Carabinieri di Fano, e del dottor Stefano Seretti per la Polizia di Stato.
A seguire, interverrà l’associazione “Giunone – Oltre il Sipario”, che affronterà il tema della violenza sulle donne attraverso letture e momenti teatrali interpretati da otto ragazzi e ragazze.
Il cuore della seduta sarà però rappresentato dai progetti delle scuole.
«In particolare – prosegue il presidente del Consiglio comunale Francesco Cavalieri – l’Istituto Tecnico Industriale Don Orione presenterà una serie di rappresentazioni e letture dal titolo “Un tragico brusio. Letture sparse di sanguinari istinti classici”, che vedranno impegnati circa 28-30 studenti sul palco. Seguirà il contributo del Polo 3 con il progetto “Enough”, dedicato all’ideazione, progettazione e realizzazione di prodotti di informazione contro le violenze di genere. Questi ragazzi, oltre agli interventi sul palco, hanno realizzato materiale grafico che sarà esposto nelle vicinanze della Sala Verdi del Teatro della Fortuna.
Parteciperanno inoltre molti studenti di altri istituti scolastici: è stato predisposto un collegamento tramite link per consentire a tutti di seguire la seduta del Consiglio comunale. Saranno presenti in sala anche alcune classi del liceo scientifico, nei limiti della capienza della Sala Verdi, mentre altri si collegheranno online grazie al link messo a disposizione dall’Amministrazione comunale. I lavori si chiuderanno con un intervento dell’associazione Albarosa, del dottor Antonino Barrasso e, a seguire, con il dibattito: le domande dei consiglieri comunali e le curiosità dei ragazzi e degli insegnanti sul tema della violenza contro le donne».
«I giovani sono la chiave per dire davvero basta alla violenza – evidenzia l’assessora alle Pari Opportunità Lucia Tarsi –. La giornata di domani si inserisce in un lavoro più ampio che punta sulle nuove generazioni come leva per un cambiamento culturale profondo e duraturo. I giovani sono una delle chiavi fondamentali per sperare di superare il problema della violenza. Gli esperti ci dicono che serviranno almeno due o tre generazioni per contrastare in modo efficace questo fenomeno, che è innanzitutto un problema culturale, legato alla discriminazione tra i due sessi.
In questo percorso è essenziale coinvolgere le ragazze e i ragazzi, perché attraverso di loro possiamo ricostruire nuove modalità di relazione di coppia e gettare le basi per una società capace di dire davvero “basta” alla violenza. In questo Consiglio i giovani non saranno spettatori ma protagonisti: hanno elaborato delle proposte che presenteranno direttamente al resto della platea. Sono protagonisti anche nel percorso che si sta svolgendo al Paricentro, da novembre a maggio, con il coinvolgimento delle classi seconde, terze e quarte del Polo 3, per un’analisi approfondita – anche psicologica – di questa problematica».
Al centro della giornata c’è il ruolo decisivo delle nuove generazioni in un cambiamento culturale di lungo periodo.
«Come scuola sentiamo la responsabilità di dare parole e strumenti alle ragazze e ai ragazzi perché riconoscano i segnali della violenza, anche quelli più sottili, e imparino a non normalizzarli. Lavorare su questi temi in classe significa educare al rispetto, all’ascolto, a relazioni fondate sulla parità: è qui che inizia il cambiamento culturale», sottolinea il vicepresidente del consiglio comunale Marco Bavosi.
«Nel prossimo Consiglio comunale monotematico porteremo una mozione a firma di tutte le donne del Consiglio, una mozione sostenuta anche dall’Ufficio di Presidenza e costruita in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità – sottolinea la vicepresidente del Consiglio Comunale Sara Cucchiarini –. Con questo atto, come donne delle istituzioni, intendiamo esprimere pieno sostegno all’Assessorato alle Pari Opportunità per alcune azioni molto importanti, che si pongono anche in continuità amministrativa con il lavoro della precedente Giunta, che condivideva le stesse finalità in merito al contrasto della violenza contro le donne. Come consigliere comunali abbiamo dato pieno appoggio all’assessora Tarsi nel potenziamento e nel rendere ancora più radicato e vicino alle persone il Centro antiviolenza ospitato al PariCentro. Inoltre, chiediamo l’istituzione di un tavolo interistituzionale per rafforzare le attività di coordinamento dell’Amministrazione all’interno del PariCentro, insieme a soggetti come i sindacati, le associazioni di categoria e diversi stakeholder. L’obiettivo è quello di sostenere le donne che escono da percorsi di violenza, accompagnandole nel rafforzamento delle competenze di cittadinanza e delle competenze utili a trovare un nuovo impiego lavorativo, a costruire una propria indipendenza economica e a conoscere meglio gli strumenti economico-finanziari”.

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