Evoluzione della Rivoluzione: «Ospedale Muraglia di Pesaro: il cantiere elettorale di Baldelli e Acquaroli che nasconde la trappola dell’ospedale unico»

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Aperto otto giorni prima del voto delle regionali, quello di Muraglia si presenta come un “cantiere elettorale” imbastito di fretta dalla attuale giunta, per cercare di tamponare il calo di consensi.
È lo stesso assessore Baldelli, presente durante il posizionamento delle recinzioni, a favor di telecamere, a descriverlo in toni “sensazionalistici”, come opera che porterà “la provincia di Pesaro nella ‘serie A’ dell’edilizia sanitaria nazionale ed europea”, piuttosto che parlarne in termini di utilità per i cittadini. Ci dice anche – Baldelli – che ad ottobre arriverà il progetto esecutivo della fase di costruzione, confermando ciò che diciamo da mesi: si sta demolendo, si stanno per abbattere 148 alberi, si stanno spostando servizi sanitari con grave danno ai lavoratori, ai pazienti, alle loro famiglie, e si stanno spendendo soldi dei contribuenti, senza ancora un progetto definitivo, chiaro ed esecutivo, cui dovrà quindi mettere mano la prossima giunta regionale ad ottobre, dopo il voto. Allora perché questa fretta? Perché lasciare inascoltate le ragionevoli obiezioni di cittadini su un’edificazione ed un sito che ancora oggi paiono sbagliati? La verità è che quest’opera, nata come ospedale unico provinciale, mal concepita, dispendiosa, eredità assai contestata, lasciata dal precedente governatore del PD Ceriscioli, il centrodestra di Baldelli ed Acquaroli non solo non ha avuto il coraggio di bloccarla, ma anzi, con un’incredibile giravolta rispetto a quando era all’opposizione, ha preferito abbracciarla e proseguirla. La verità è che il diktat del PD sull’ospedale unico provinciale, seppur sottobanco ed ottimamente mascherato da tutti, è passato eccome! Ad agosto 2021 (allegato 1 e 2) Ricci, allora sindaco di Pesaro, aveva posto alla giunta Acquaroli, per la realizzazione dell’ospedale a Muraglia, la condizione che fosse un progetto “modulare” che partendo da 400 posti letto, potesse arrivare fino a 600: esattamente il famoso ospedale unico di Ceriscioli, sostitutivo di tutti gli altri ospedali della provincia. Il 17 ottobre 2022 (allegato 3) arrivava la firma dell’accordo tra Ricci ed Acquaroli per una struttura da 70.000 metri quadri per 400 posti letto con possibilità di ampliamento.
Ecco perché il progetto esecutivo non c’è. Ecco perché tutta questa fretta.
Evoluzione della Rivoluzione si opporrà con tutte le sue forze a questo progetto scellerato e deleterio, prodromico ad un ulteriore smantellamento della sanità nella provincia di Pesaro-Urbino, in particolare nelle aree interne.
Da Beatrice Marinelli
Candidata presidente di Evoluzione della Rivoluzione

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