“La fuga di Andrea Cavallari, condannato in via definitiva per la strage di Corinaldo, è un fatto di estrema gravità che colpisce al cuore la coscienza del Paese, e in modo particolare la comunità marchigiana. Un episodio che riapre una ferita che non si è mai rimarginata.
Sei vite spezzate in quella tragica notte dell’8 dicembre 2018 non possono essere ulteriormente oltraggiate. Ricordo come alcuni indagati, intercettati durante la custodia cautelare, proferirono senza vergogna frasi del tipo: ‘Quelli sono morti, ora pensiamo a noi’.
Per questo motivo ho scritto ai ministri Nordio e Piantedosi, affinché si dia il massimo impulso all’accertamento dei fatti e alle ricerche necessarie per catturare al più presto l’evaso e restituirlo alla giustizia”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, Antonio Baldelli.
“Non possiamo permettere che chi si è reso responsabile di crimini così gravi approfitti di permessi per sottrarsi alla pena – prosegue Baldelli –. Occorre garantire pene certe e controlli rigorosi sui permessi, per rispetto delle vittime e delle loro famiglie, ma anche per tutelare la sicurezza di tutti i cittadini. Secondo fonti di stampa, il condannato avrebbe ottenuto dalla Magistratura di sorveglianza un permesso per discutere la tesi di laurea, accompagnato unicamente dai genitori e senza alcuna scorta della Polizia Penitenziaria.
Confido che le Autorità competenti sappiano dare una risposta ferma e rapida a questa fuga intollerabile. La memoria delle giovani vittime di Corinaldo e la dignità dello Stato impongono rigore e determinazione”.
Da On. Antonio Baldelli