Seggi chiusi nelle Marche e risultato ormai definitivo: Francesco Acquaroli, presidente uscente e candidato del centrodestra, vince le elezioni regionali 2025 con il 52,48% dei voti. Battuto il candidato del centrosinistra Matteo Ricci, fermo al 44,41%. Una conferma netta per il governatore che cinque anni fa aveva strappato la Regione al centrosinistra e che ora consolida il fronte di governo regionale. Il Partito Democratico esce sconfitto dal voto e subito si sono moltiplicate le riflessioni interne. Palmiro Ucchielli, sindaco di Vallefoglia, ha sottolineato come il risultato fosse legato a dinamiche non solo locali ma anche nazionali: «Questa sconfitta lascia al PD la consapevolezza che la partita si giocava più a Roma che nelle Marche. Il centrodestra ha messo in campo mezzi e risorse mai visti, e la riconferma di un presidente al primo mandato è spesso la scelta naturale degli elettori. È stata una battaglia impari. Occorre unire tutte le opposizioni perché uniti si può vincere, divisi si perde». Ucchielli ha inoltre criticato il peso delle campagne elettorali troppo concentrate sul periodo del voto, auspicando un maggiore radicamento del centrosinistra: «Le persone oggi votano più le persone che i partiti, serve saper individuare i candidati giusti e prepararsi alle prossime sfide nazionali». Sulle stesse linee, ma con toni più costruttivi, si è espresso anche Daniele Vimini, candidato PD al consiglio regionale che ha raccolto 5.356 preferenze senza però conquistare un seggio: «Le campagne elettorali sono importanti, ma il lavoro non si ferma lì: bisogna mantenere il contatto quotidiano con cittadini e imprese. Il risultato resta significativo, anche se i meccanismi di riparto non hanno premiato la nostra provincia. Ora dobbiamo mettere a disposizione il consenso raccolto per costruire un’alternativa solida. Chi governa deve governare meglio di quanto fatto negli ultimi cinque anni, chi fa opposizione deve saperlo fare con efficacia, e noi dagli enti locali dobbiamo continuare a lavorare per tutti».