PESARO – Una sala Rossa in festa ha accolto, stamattina, la consegna del Plauso della Città con cui il sindaco Andrea Biancani e l’assessora allo Sport Mila Della Dora hanno premiato Eliseo Bruscia, un «“maestro di sport e di vita” che nel 1975 assieme ad altri appassionati, ha fondato la squadra di calcio del Novilara, unica realtà sportiva del paese».
Il sindaco Biancani ha svelato il suo legame con il borgo di Novilara: «È parte della mia infanzia perché è lì che ho svolto un anno di elementari, ed è lì che ho conosciuto tante persone speciali. Come Eliseo che, seppur piccolo, ho riconosciuto come una figura di riferimento, una brava persona impegnata e sempre presente per la comunità. Una qualità che, ricordo, è possibile solo quando accanto si ha una famiglia unita che ti sostiene nelle tue passioni che, come la politica nel mio caso, tolgono tempo e spazio agli affetti». Sul valore sociale dello sport, «Coinvolge tutta la comunità ed è ancora più rilevante nei borghi piccoli come quello di Novilara, dove è più complicato fare attività e raggiungere i punti di interesse dei giovani. Eliseo ha permesso di diffondere la passione per il calcio e il suo messaggio positivo di “fare squadra” e sono molto felice di essere oggi il sindaco che riconosce quanto è riuscito a fare in questi 50 anni di attività sportiva e, appunto sociale».
«Ho apprezzato la generosità e il modo di fare di Eliseo tanto tempo fa – ha detto Della Dora – quando, a 15 anni, ho arbitrato la mia prima partita. Grazie ad Eliseo e a persone come lui: la loro presenza nell’ambiente calcistico, che è anche quello arbitrale, è fondamentale per far crescere le nuove generazioni con i valori sani dello sport. Oggi che sono un amministratore è bello ritrovarlo per restituire a chi ha regalato così tanta passione e dedizione al calcio il giusto riconoscimento a nome della comunità».
Bruscia è stato premiato per la seguente motivazione, riportata nella pergamena del Plauso: “‘Maestro di sport e di vita” che nel 1975 assieme ad altri appassionati, ha fondato la squadra di calcio del Novilara, iscrivendola per la prima volta al campionato di terza categoria e dando vita all’unica realtà sportiva del paese. La sua filosofia e il suo approccio, tramandati alle giovani generazioni in 50 anni di attività come allenatore e dirigente del Novilara Calcio, hanno favorito la nascita di rapporti di stima ed amicizia che ancora oggi perdurano dentro e fuori il rettangolo di gioco. La sua grande umanità e spirito d’iniziativa, il suo spessore e l’infinita generosità, hanno ‘fatto rete’ nella comunità di Novilara, che oggi – grata – riconosce in Bruscia un insostituibile punto di riferimento”.
Bruscia, classe 1946, sposato con Anna e papà di Federico e Francesca, nel ricevere il riconoscimento ha detto di volerlo «dividere con Renzo (Zonghetti, ndr) in particolare. Questo traguardo di cui sono molto orgoglioso è stato possibile solo grazie a tutti i dirigenti e ai giocatori che si sono susseguiti dal 1975 ad oggi, solo loro i veri promotori nascosti di questo premio. Grazie e loro e a tutti i presenti che insieme a me continuano a sottolineare che lo sport fatto come si deve è un vero aiuto alla società e in particolare al nostro piccolo borgo».
Tra il pubblico presente, c’era anche la consigliera comunale Francesca Tommassoli, che ha ricordato «il valore di Eliseo; la sua grandissima passione incarna l’idea dello sport sano e pulito che fa bene alla comunità. La presenza di tanti compaesani sottolinea che, quanto fatto da lui in ambito sportivo, riveste una funzione preziosa per una piccola comunità periferica come quella di Novilara».
I presenti, hanno voluto omaggiare Bruscia con un video emozionale che ha ripercorso le tappe della sua carriera in ambito calcistico.