Confcommercio e Fipe Marche Nord: STOP ai contratti pirata

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PESARO – Il dumping contrattuale nei pubblici esercizi è un fenomeno sempre più diffuso che mette a rischio non solo le condizioni di lavoro degli addetti del settore, ma anche la competitività e la sostenibilità delle imprese oneste, e influisce negativamente sul salario dei lavoratori.

Una perdita retributiva annua lorda media che va tra i 3mila e 4mila euro, con punte superiori a 6mila euro, ed una mancata contribuzione che in alcuni casi supera i 1.500 euro annui dall’applicazione dei cosiddetti “contratti pirata” nel terziario di mercato che si pongono in concorrenza con quelli firmati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative.

“Il dumping contrattuale – sottolineano il direttore di Confcommercio Marche Nord Agnese Trufelli e il presidente di Fipe Mario Di Remigio – è un fenomeno dilagante che minaccia fortemente la qualità del lavoro e delle imprese. Denunciamo con fermezza l’uso di contratti collettivi non rappresentativi che abbassano il costo del lavoro a scapito delle tutele dei lavoratori. Il fenomeno non penalizza solo i dipendenti ma crea anche una concorrenza distorta tra le imprese. È fondamentale ricordare che tali contratti sono considerati irregolari dalle disposizioni di legge e dalle normative stabilite dall’Ispettorato del Lavoro. Il CCNL sottoscritto dalla Fipe – Confcommercio rimane ampiamente il contratto più applicato nel settore (oltre il 92%) e ogni forma di concorrenza in dumping sulle regole che disciplinano il rapporto di lavoro rappresenta un grave pericolo per la reputazione del settore stesso. Come Fipe e Confcommercio Marche Nord mettiamo in campo il nostro impegno sul territorio al fine di far applicare in maniera corretta il CCNL sottoscritto dalla Federazione”.

Per fare chiarezza e difendere il settore da questi fenomeni che mettono a serio rischio la legalità e la competitività nel mondo della ristorazione, è la nata la seconda edizione del Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi, realizzata da FIPE-Confcommercio in collaborazione con Adapt e con il sostegno dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo.

Oltre a informare e offrire uno strumento utile al contrasto del fenomeno stesso, la nuova edizione del volume – che segue la prima, pubblicata nel 2022 – risponde all’espansione del dumping contrattuale nel settore dei pubblici esercizi: una crescita che si misura non solo in termini di numerosità dei CCNL non rappresentativi che riguardano il settore, 41 in totale, ma anche per il numero in termini assoluti di lavoratori a cui si applicano contratti nazionali di lavoro che anche la giurisprudenza ha recentemente definito come “pirata”.

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