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Come gestire le scadenze e la manutenzione della propria caldaia nel Comune di Fano

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Fino al 30 giugno 2017, nel comune di Fano, tutti i possessori di un impianto termico saranno obbligati a provvedere al bollino verde, al costo di 14€. L’obbligo riguarda il controllo della caldaia domestica e dell’impianto di climatizzazione da parte di un tecnico qualificato, il quale dovrà verificarne i consumi e l’efficienza energetica. La mancata verifica si traduce in una sanzione variabile dai 500 ai 3.000 euro a carico dell’utente. L’azienda Aset Holding è preposta alla gestione del servizio: la ditta marchigiana dovrà accertarsi, tramite dei controlli random, che le circa 30.000 caldaie presenti siano conformi alla normativa.
Questa sorta di bollino verde fa riferimento ad una legge regionale del 2015, secondo la quale il controllo della caldaia doveva avvenire obbligatoriamente ogni due anni. Oggi, i tempi si sono diradati e la verifica sugli impianti termici e di climatizzazione dovrà essere effettuata ogni quattro anni.
In sintesi, chiunque sia possessore di un impianto termico dovrà:

  • mantenere l’impianto di climatizzazione invernale ad una temperatura che non superi i 20°;
  • rispettare il periodo di accensione che va dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore al giorno (Comune di Fano);
  • compilazione della Dichiarazione di Frequenza da parte di un manutentore abilitato e di fiducia (la dichiarazione riporta la tipologia e la cadenza degli interventi di manutenzione cui sarà soggetto il singolo impianto);
  • manutenzione dell’impianto secondo le tempistiche indicate nella Dichiarazione di Frequenza;
  • controllo dell’efficienza energetica ogni 4 anni per gli impianti di climatizzazione invernale alimentati a gas metano o GPL;

Al termine della verifica dell’efficienza energetica, il manutentore accreditato dovrà compilare il Rapporto di Controllo ed inviarlo all’azienda Aset Holding con il marchio del bollino che ne attesti la validità. Il riscontro di tale documento da parte della Aset Holding va a sostituire le attività di ispezione sull’impianto. Di seguito il link al documento informativo fornito ai cittadini dalla Aset Holding www.asetholding.it.
Ma perché è obbligatorio effettuare i controlli agli impianti termici e di climatizzazione?
Rispettare le cadenze per la manutenzione della propria caldaia domestica è importante per diversi motivi: ridurre i consumi di combustibile producendo lo stesso calore, prolungare la vita del proprio impianto domestico, ridurre le spese de riscaldamento in bolletta, minimizzare le emissioni inquinanti contribuendo al benessere dell’ambiente, assicurarsi che il proprio impianto domestico non costituisca un pericolo per sé e per i propri cari.

Gestione della caldaia: sanzioni e suggerimenti

Come abbiamo in precedenza affermato, le sanzioni previste per la mancata manutenzione della caldaia possono variare dai 500 ai 3.000 euro a carico dell’utente, che non dovrà solamente pagare la multa, ma anche le spese per l’intervento (da 50 a 200€ per le caldaie domestiche).
L’intervento dovrà essere effettuato da un manutentore accreditato che possa rilasciare il documento di conformità dell’impianto.
Le sanzioni e i costi relativi al funzionamento degli impianti domestici possono essere gestiti in modo intelligente, rispettando le scadenze e facendo un buon uso della propria caldaia. Per individuare un eventuale guasto o anomalia nel funzionamento dell’apparecchio, si può prendere come riferimento il libretto delle istruzioni del singolo modello e studiare i codici di errore.
Cosa sono i codici di errore di una caldaia? I codici di errore sono presenti in tutte le caldaie: si tratta di simboli che appaiono sul display della caldaia quando si verifica un guasto o un malfunzionamento. A seconda del simbolo che appare, si potrà individuare il problema e provvedere alla sua risoluzione. Chiaramente, per una questione di sicurezza, è bene contattare la ditta di installazione o di assistenza che potrà inviare un tecnico specializzato ripristini l’impianto. A volte, però, può capitare che la caldaia vada in blocco e che sia sufficiente premere il tasto Reset dell’impianto per il ripristino. In questo caso, i codici di errore del display aiutano l’utente a capire che deve semplicemente riavviare il sistema premendo il tasto Reset in completa autonomia.
Ogni caldaia possiede una lista di codici di errore differenti in base al modello, anche se i codici relativi ai guasti più frequenti sono generalmente comuni a tutte le caldaie.
Abbiamo scovato la lista dei codici di errore di alcune caldaie sul sito di una ditta di assistenza e manutenzione di impianti termici (Dimensionecaldaie.it) di varie marche. Le tre liste che seguono si riferiscono ai codici di errore delle caldaie Baxi, Junkers e Beretta, tre dei marchi più diffusi in Italia.

Codici di errore caldaie Baxi

Codici di errore più frequenti caldaie Baxi:

  • E01: blocco per mancata accensione
  • E02: blocco per intervento termostato sicurezza
  • E03: intervento termostato fumi
  • E05: guasto sonda mandata
  • E06: guasto sonda sanitario
  • E08: errore nel circuito di amplificazione di fiamma
  • E09: errore nel circuito di sicurezza della valvola gas
  • E10: mancato consenso del pressostato idraulico
  • E22: spegnimento dovuto a cali di alimentazione
  • E25: intervento di sicurezza per mancata circolazione dell’acqua (blocco pompa)
  • E26: intervento di sicurezza per sovratemperatura sonda NTC mandata CH
  • E35: fiamma parassita (errore fiamma)
  • E98: errata configurazione dei parametri della scheda elettronica

Codici di errore caldaie Junkers

Codici di errore più diffusi caldaie Junkers:

  • A7: cortocircuito o malfunzionamento della sonda NTC sanitaria
  • A8: collegamento elettrico del modulo CAN-BUS assente (comunicazione interrotta)
  • Ad: cortocircuito o avaria del sensore di accumulo (la sonda temperatura del bollitore non è stata riconosciuta o è stata rilevata come utenza BUS e successivamente staccata)
  • b1: avaria della chiave di codifica
  • CC: indica l’interruzione del sensore esterno che impedisce alla caldaia di rilevare la temperatura esterna
  • d3: indica il blocco del termostato esterno di sicurezza
  • E2: cortocircuito o guasto del sensore NTC riscaldamento
  • E9: indica che il sistema di limitazione della temperatura è in funzione
  • EA: indica il mancato afflusso di corrente di ionizzazione (la caldaia non rileva la fiamma)
  • F0: avaria del circuito stampato (presenza di un errore interno-tentare il reset)
  • F7: indica che la corrente di ionizzazione non è sufficiente
  • FA: afflusso della corrente di ionizzazione con bruciatore spento (la caldaia rileva la fiamma anche se il gas è spento)
  • Fd: indica che è stato premuto accidentalmente il tasto Reset della caldaia

Codici di errore caldaie Beretta

Codici di errore caldaie Beretta:

  • A01: blocco totale dell’impianto a causa del modulo ACF o di un guasto di origine elettronica
  • A02: l’anomalia deriva da un problema al termostato
  • A03: l’anomalia risiede nel ventilatore che alimenta il bruciatore
  • A04: l’anomalia risiede nel pressostato e di conseguenza la caldaia va in blocco
  • A06: il guasto è nella sonda NTC nel circuito dell’acqua sanitaria
  • A07 (tre condizioni possibili): blocco momentaneo della caldaia causato da un guasto della sonda NTC del circuito dell’acqua per i riscaldamenti; la caldaia passa dal blocco temporaneo al blocco definitivo per via della temperatura troppo elevata rilevata dalla sonda dei riscaldamenti; blocco definitivo della caldaia per allarme generato dalla sonda di mandata/ritorno
  • A08 (tre condizioni possibili): arresto temporaneo per guasto sonda NTC dell’acqua dei riscaldamenti in ritorno; la caldaia passa dall’arresto temporaneo al blocco per via della temperatura eccessiva della sonda di ritorno dei riscaldamenti; la caldaia va in blocco definitivo causato da un’anomalia alla sonda del circuito di andata e ritorno
  • A11: la caldaia si arresta in fase di accensione perché la fiamma viene generata in prossimità del bruciatore
  • ADJ: si tratta di un caso in cui lampeggiano un led rosso, un led giallo e un led verde. Sta ad indicare un problema generale alla taratura della caldaia
  • Assenza di codice con led verde lampeggiante: arresto momentaneo della caldaia per anomalia al pressostato dell’acqua

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