Circonvenzione e truffa ai danni di zia e cugina disabile: donna condannata a 2 anni e 6 mesi

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PESARO URBINO – Ha patteggiato una pena definitiva di 2 anni e 6 mesi di reclusione, oltre ad € 400 di multa, una signora dell’entroterra nei cui confronti è stata disposta la confisca di denaro e di immobili ad uso abitativo, per un valore di quasi 135.000 euro. La stessa, approfittando delle precarie condizioni di salute e del  grave stato di bisogno in cui versavano l’anziana zia (nel frattempo deceduta) e la figlia disabile (alla  quale successivamente è stato nominato un amministratore di sostegno), si è fatta consegnare i loro  libretti postali e le carte elettroniche di pagamento con i relativi codici di accesso, impossessandosi di  tutte le somme di denaro ivi accreditate per trattamenti pensionistici a loro spettanti, disponibilità che  venivano utilizzate esclusivamente per fini personali del tutto estranei agli interessi delle due vittime. 

Le plurime e gravi condotte perpetrate in danno delle predette sono state scoperte dai finanzieri della Compagnia della Guardia di finanza di Urbino, nell’ambito di articolate indagini di polizia giudiziaria, delegate dalla locale Procura della Repubblica, a seguito delle quali è stato constatato, mediante accertamenti bancari, escussione di persone informate sui fatti e richieste di informazioni, che, nell’arco di poco più di 3 anni (dal 2020 al 2023), la condannata si era indebitamente appropriata di  quasi 135.000 euro prelevati dai libretti postali delle vittime a loro insaputa.  

La predetta, avanti al G.U.P. del Tribunale di Urbino, riconoscendo la bontà delle indagini, ha chiesto  di definire il procedimento a suo carico instaurato per i reati di circonvenzione di incapace ex artt. 643,  81 cpv del codice penale ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento aggravato e continuato ex artt. 493 ter, 61 nn. 5 e 7, 81 cpv del codice penale, a seguito del quale sono stati definitivamente  confiscati il denaro ed i beni immobili della condannata, precedentemente sottoposti a sequestro  preventivo dalle Fiamme Gialle urbinati, proprio al fine di assicurare alla giustizia il profitto del reato.  

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