Ciclovia Adriatica, Serfilippi: “Un’opera che cambierà il volto di un territorio troppo a lungo dimenticato”

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FANO – «Questa opera cambierà il volto di queste aree della città che per troppo tempo sono state dimenticate». Lo ha dichiarato il sindaco Luca Serfilippi presentando il nuovo tratto della Ciclovia Adriatica, illustrato a Torrette, finanziato con 5 milioni di euro dalla Regione Marche.
La partecipazione è stata molto ampia: la sala parrocchiale di Torrette non è riuscita a contenere i cittadini presenti. All’incontro erano presenti il dirigente dei Lavori Pubblici, arch. Adriano Giangolini, l’elevata qualificazione ing. Federico Fabbri, l’elevata qualificazione ing. Ilenia Santini e il progettista dell’opera, arch. Omar Pasquinelli.
L’assessore alla Mobilità Alessio Curzi ha spiegato: «Il progetto presentato ieri a Torrette riguarda la realizzazione della Ciclovia Adriatica e l’accettazione del finanziamento pari a 5 milioni di euro concesso dalla Regione Marche nell’ottobre 2025. Parliamo di un’opera di 6,6 chilometri che da Ponte Sasso arriverà a Torrette in via Cappellini e, sull’altro fronte, da Ponte Metauro al Lido di Fano.
Per proseguire con l’iter e non perdere i finanziamenti stiamo portando avanti l’attività di progettazione, perché tutti i lavori relativi alla Ciclovia Adriatica devono terminare entro giugno 2026.
Per condividere preliminarmente con i cittadini le soluzioni progettuali abbiamo organizzato l’incontro di ieri, presentando sia i punti di forza del progetto sia le criticità.
Il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclabile in sede propria, a doppio senso di marcia, che va dal centro abitato di Torrette – precisamente dal largo Bella Riva – fino all’inizio della pista ciclabile già presente a Ponte Sasso, in via Fa’ di Bruno, quindi, per capirci, all’altezza dei “Bagni Alda”. La pista sarà in sede propria e avrà larghezza pari a 2,50 metri, così da rispettare i requisiti delle ciclovie turistiche.
Abbiamo scelto di conservare il doppio senso di marcia perché i sottopassi oggi esistenti a Torrette non consentono l’ingresso di veicoli sopra i 4 metri e, inoltre, mantenere il doppio senso evita percorsi troppo lunghi che sarebbero necessari con il senso unico.
Questa scelta però comporta la perdita di circa 250 posti auto lungo tutto il tratto della ciclovia, da Torrette a Ponte Sasso. Per compensare questa perdita l’amministrazione si è detta da subito impegnata a realizzare parcheggi compensativi, in parallelo ai lavori della ciclovia, sia all’altezza del Rio Crinaccio sia all’altezza del sottopasso esistente in via Sironi.
Il progetto ha anche lo scopo di mettere in sicurezza via Cappellini, che oggi è soggetta a sosta selvaggia e non ha un percorso dedicato né per i pedoni né per i ciclisti. Vogliamo dare una risposta ai tanti utenti della mobilità dolce che da Ponte Sasso a Torrette sono costretti a muoversi tra le auto in sosta e in assenza totale di percorsi protetti.
Sui parcheggi compensativi – ha concluso Curzi – «sia chiaro che l’amministrazione si impegna a farlo, perché è una richiesta emersa con forza. È un aspetto fondamentale: servirà creare parcheggi per accompagnare la realizzazione della ciclovia».

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