Cavi Adriatic Link, Comitato Ciclovia del Metauro: “Persa doppia occasione”

0
90

FANO – “A proposito dei cantieri stradali di Adriatic link. Nell’aprile 2021 Terna spa ha consultato anche alcune associazioni fanesi per definire il percorso migliore per fare giungere nella centrale di Carrara i cavi elettrici sottomarini provenienti da Metaurilia. 

Le associazioni hanno proposto il tracciato dell’ex ferrovia Fano Urbino, il più lineare, semplice e meno costoso, che non avrebbe arrecato disagi lungo le strade; in più, gratis, Fano poteva avere alcuni km di un’utilissima pista ciclabile. Altro che la cosiddetta “Ciclovia turistica del Metauro” che la Regione sta frettolosamente realizzando ma sostanzialmente inutile (se non addirittura pericolosa) per il cicloturismo e le esigenze quotidiane.

Alla proposta, così ha risposto Terna: “… a seguito di studi e approfondimenti, Terna ha accertato che l’attraversamento di tale tratta sarebbe tecnicamente possibile soltanto utilizzando l’intero sedime ferroviario. Si è appurato, inoltre, che, secondo le disposizioni della L. 128/2017, la ferrovia ha acquisito carattere storico/turistico, rendendo impossibile la coesistenza delle due infrastrutture, in quanto non sono rilevabili le distanze necessarie all’installazione dei cavi interrati”.

Per la verità, non è sembrato che Terna avesse fatto “studi e approfondimenti”, ma invece fosse stata indotta ad accogliere informazioni lacunose e superficiali; oggi è confermato ciò che si sa già da molti anni: 1) a seguito di uno studio di fattibilità pronto da quattro anni e mai pubblicato, la Regione Marche è costretta a riconoscere che il vecchio perco rso non può essere riutilizzato come ferrovia; 2) la Fano Urbino non rispetta la legge128  e di conseguenza è solo un bene immobile di cui RFI vuole liberarsi; 3) infatti, fin dal 2005 “RFI Spa ha sempre escluso ogni tipo di investimento per il ripristino dell’esercizio” ed ha  ribadito la sua “disponibilità a qualsiasi intervento volto alla cessione della linea”; 4) la stessa Regione ne aveva avuto conferma nel 2011; 5) “tecnicamente”, nell’intero sedime ferroviario esiste lo spazio per ospitate sotto terra i cavi elettrici e in superficie una pista ciclabile; 6) continueranno l’abbandono e il degrado di un tracciato che invece può diventare una ciclovia fatta a regola d’arte.

La vicenda Terna è l’ennesimo negativo effetto collaterale provocato dalla scelta consapevole di non  tener conto di dati fondamentali ampiamente noti a chi, ai vari livelli, governa il nostro territorio”. 

L’immagine riproduce una foto riportata nel documento di Terna spa.

Comitato Ciclovia del Metauro

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here