Carloni (Lega): “Il florovivaismo italiano è partner affidabile per i grandi progetti degli Emirati Arabi: da Dubai un ponte Business to Business che crea crescita e sostenibilità”

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Dubai, 15 novembre 2025 – “Myplant Middle East nasce dall’eccellenza italiana e si propone come vero ponte Business to Business per la nostra filiera florovivaistica, con un obiettivo chiaro: investire nella resilienza verde per generare prosperità”. Lo ha dichiarato Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, intervenendo al Dubai Exhibition Centre.

“L’Italia gioca un ruolo da protagonista: la filiera è solida e in espansione, con oltre 3,25 miliardi di euro di valore alla produzione e quasi 1 miliardo di export. La qualità genetica, la resilienza e l’adattabilità delle nostre produzioni sono riconosciute a livello internazionale”, ha sottolineato Carloni, spiegando la scelta di Dubai come sede: “qui il verde non è più un optional, ma un asset strategico della trasformazione urbana e territoriale.” Carloni ha ricordato che Governo e Parlamento sostengono questo percorso “in stretta sinergia tra produzione e tutela ambientale”, ringraziando il Ministro Francesco Lollobrigida per l’impegno. “Abbiamo approvato la legge quadro su floricoltura e produzione vivaistica: una norma fondamentale che privilegia nuove tecnologie e riduce la burocrazia. Prevede un Piano nazionale, un Ufficio di coordinamento al MASAF e un marchio di qualità per valorizzare filiera e mercati.”

Sul fronte dell’internazionalizzazione, “grandi opportunità arrivano dal Piano d’Azione per l’Export del MAECI, che coordina l’intero Sistema Italia”. In questa cornice, ha proseguito Carloni, “mettiamo a sistema gli strumenti operativi: i piani ICE, i finanziamenti SIMEST e le garanzie SACE.” “Siamo qui per affermare che il florovivaismo italiano è un partner affidabile per i grandi progetti degli Emirati Arabi Uniti. I nostri produttori, sostenuti dalle istituzioni, offriranno soluzioni tecnologiche e competenze per partnership durature, superando le distanze geografiche con obiettivi condivisi. Da Dubai può iniziare una storia di crescita economica, sostenibilità ecologica ed eccellenza italiana”, ha concluso.

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