FANO – “Nel luglio del 1995 forze armate della Repubblica Serba comandate da Ratko Mladic occuparono Srebrenica, che in quell’epoca era una zona protetta dalle nazioni unite, con l’appoggio totale di Milosevic.
Secondo le statistiche furono uccisi 8.372 bosniaci, soprattutto musulmani, di  età compresa tra pochi mesi e gli 80 anni, e le famiglie continuano ancora a cercare i resti di 10.000 persone.
È per non dimenticare, è per esprimere la nostra vicinanza, empatia e solidarietà verso le  vittime di questo genocidio che con altre Donne in Nero della città di Fano mi metterò in viaggio verso Srebrenica.
Il nostro sarà un viaggio che da Fano raggiungerà Srebrenica per tappe, a Belgrado ci uniremo alle Donne in Nero di questa città e alle tante altre che arriveranno da tanti luoghi d’Italia e d’Europa, per chiedere tutte assieme che l’undici luglio sia proclamato Giornata del ricordo  del genocidio di Srebrenica.
Queste donne chiedono di fare i conti con il passato sino in fondo perché sanno che non si potrà costruire nessun futuro sui crimini rimasti impuniti e hanno costruito a questo scopo un’organizzazione che
attraversa i confini nazionali e vede insieme donne bosniache, serbe,  croate, kosovare, macedoni.
Sono donne che condividono il dolore, che continuano a chiedere verità e  giustizia, donne unite nell’attivazione di una rete solidale, capace di dare aiuto materiale e sostegno psicologico, donne che hanno creato le  condizioni per permettere ad altre di raccontarsi attraverso il  “Tribunale delle Donne” che si è riunito per la prima volta lo scorso  maggio a Sarajevo.
Questo tribunale si propone di raccontare un’altra storia, una storia  sottratta alla manipolazione dei nazionalisti e che sia espressione di  una memoria condivisa e fonte di una autentica riconciliazione. Scrivono le donne di Belgrado “non abbiamo fermato la guerra, ma neppure  abbiamo ceduto all’impotenza e alla rassegnazione. Vogliamo sforzarci di  creare un pensiero diverso; ciascuna di noi e tutte insieme assumiamo la  responsabilità di creare la speranza”.
È nostro desiderio camminare assieme a loro e assumerci questa  responsabilità, e restituire alle cittadine e ai cittadini fanesi questa  nostra esperienza: questo avverrà il 15 luglio alle 21,30 nella sala del  consiglio comunale di Fano.
Come consigliera di Sinistra Unita sono certa di interpretare anche il  sentire di tutto il mio gruppo, infatti S.U. da sempre e convinta che  non può esistere una società unita, solidale e in pace se non c’è
giustizia, se non c’è attenzione prima di tutto ai bisogni veri di ogni  uomo e di ogni donna e se i conflitti non vengono risolti con ogni altro  mezzo che non sia l’uso delle armi e della violenza.
L’11 luglio sarò lieta di rappresentare tutta l’Amministrazione Comunale  alla Cerimonia di Commemorazione delle vittime del genocidio che si  svolgerà al Mausoleo di Potocari, avendone ricevuto delega dal Sindaco  Seri”.
Carla Luzi – Consigliera comunale di sinistra unita




