URBINO – “Non c’è alcun allarme per il Pronto Soccorso di Urbino. Voglio rassicurare tutta la popolazione dell’entroterra che i pazienti possono e continueranno a trovare risposte di salute adeguate ai loro bisogni, in una struttura che ha sempre garantito la continuità del servizio. Dare informazioni contrarie, come quelle diffuse dall’associazione ‘Urbino Salute’, genera solo preoccupazione e angoscia nella cittadinanza”. Lo afferma in una nota Alberto Carelli, Direttore Generale dell’AST Pesaro Urbino.
Il Direttore Carelli aggiunge: “Accogliamo con favore l’associazionismo civico, che è sempre un percorso positivo per i cittadini. L’importante è non diffondere informazioni non corrispondenti alla realtà, che possono peggiorare il clima e non tutelare il personale che continua a garantire le prestazioni e il diritto alla salute. Sono disponibile a un incontro con l’associazione per fornire le corrette informazioni, un incontro che, ad oggi, la neonata associazione non ha mai richiesto”.
Il Direttore rassicura spiegando che: “I medici in turno nel Pronto Soccorso di Urbino sono sempre stati due e resteranno sempre due, anche dopo il 31 ottobre e il 31 dicembre, data in cui, secondo il comitato potrebbero esserci delle criticità. I turni infatti continueranno ad essere coperti in parte dai medici gettonisti, dal momento che, contrariamente a quanto riportato dal comitato, la procedura di gara per i cosiddetti gettonisti, seppure in scadenza il 31 dicembre, potrà proseguire contrattualmente fino al 30 giugno 2026. Altri turni verranno garantiti dal personale attualmente dimissionario fino a marzo 2026, data prevista per la cessazione del servizio. Altri ancora saranno coperti con l’ausilio volontario sia dei medici del pronto soccorso di Pesaro sia dei medici interni all’ospedale di Urbino, con prestazioni aggiuntive e che per questo ringraziamo. Inoltre, Sono state già avviate le procedure concorsuali per la scelta del nuovo primario, il cui bando verrà a giorni pubblicato, la cui conclusione è prevista proprio per il mese di marzo 2026, in concomitanza con l’uscita dell’attuale direttrice dimissionaria”.
Carelli conclude: “la carenza del reclutamento di personale medico nel Pronto Soccorso è una problematica nazionale (l’Ast Pu ha espletato due concorsi e cinque avvisi andati deserti). Il problema principale, tuttavia, resta che l’80% degli accessi (15.025 su 18.886) riguarda codici minori (Verde, Azzurro e Bianco) che non richiedono un trattamento d’urgenza. Per affrontare questo problema, la priorità assoluta resta il potenziamento della medicina del territorio per reindirizzare gli utenti. A tal fine, l’AST sta attivando nuove strutture come le Case della Comunità, i Punti Salute e l’Ospedale di Comunità nella zona di Urbino (incluse Fermignano e Cagli) per prendere in carico i codici minori”.
“Sono stato immediatamente informato dal Direttore Carelli, che ringrazio – afferma l’assessore alla Sanità della Regione Marche Paolo Calcinaro – di tutta la pianificazione della copertura in un settore che in tutta Italia rappresenta una fragilità. Non sono tempi facili ma con responsabilità e lavoro si riesce a garantire: di questo serve una consapevolezza da parte di tutti e con dialogo, se meglio preventivo, si possono evitare equivoci”.















