Nel corso del 2024, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Ancona hanno proseguito con determinazione nella tutela del patrimonio culturale marchigiano, proseguendo unโattivitร intensa e articolata sia sul piano preventivo che repressivo. Il bilancio dellโanno appena trascorso conferma lโefficacia di unโazione sinergica che ha coinvolto lโArma Territoriale, gli altri reparti dellโArma e numerosi interlocutori istituzionali.
Prevenzione e controlli: una rete territoriale capillare
Le attivitร preventive, punto cardine della strategia operativa del Nucleo, hanno incluso:
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76 controlli ad aree archeologiche;
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135 controlli su aree paesaggistiche;
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141 ispezioni presso esercizi antiquariali;
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46 controlli in mercati e fiere del settore.
Questi numeri testimoniano un monitoraggio costante e capillare. Non a caso, nel biennio 2023-2024 si registra una stabilizzazione dei furti di beni culturali, attestati a 13 per ciascun anno. Un risultato significativo, attribuibile a una pianificata attivitร di prevenzione e al dialogo costante con le soprintendenze, i responsabili di musei, archivi, biblioteche, gli Uffici Beni Culturali delle Diocesi, i sindaci marchigiani e โ non da ultimi โ i cittadini, spesso primi segnalatori di anomalie e situazioni sospette.
Attivitร repressiva: recuperati oltre 17mila beni, valore vicino al milione di euro
Sul fronte repressivo, lโazione del TPC di Ancona ha portato al recupero di 17.705 beni culturali, cosรฌ suddivisi:
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638 beni antiquariali, archivistici e librari;
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14.231 reperti archeologici (di cui 11.448 interi, 1.883 frammenti e 900 numismatici);
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2.836 reperti paleontologici.
Complessivamente, i beni recuperati hanno un valore stimato vicino al milione di euro. Le indagini hanno inoltre portato alla denuncia di 193 persone in stato di libertร , 33 delle quali per reati paesaggistici.
Due operazioni simbolo: il ritorno del โcontorniato di Traianoโ e del โCompianto del Cristo mortoโ
Tra i casi piรน rilevanti dellโanno, spiccano due restituzioni particolarmente significative. A Pesaro, รจ tornata allโEnte Olivieri una rara moneta dโargento romana โcontorniato di Traianoโ, trafugata nel 1978 dal museo cittadino. Il bene รจ stato individuato negli Stati Uniti grazie a una segnalazione giunta nel 2016 e alle verifiche incrociate con la Banca dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, la piรน grande al mondo. Dopo un lungo iter giudiziario internazionale, la moneta รจ stata recuperata nel dicembre 2024 e restituita alla cittร .
A Sirolo (AN), รจ invece tornato in possesso del Comune un imponente dipinto olio su tela raffigurante il โCompianto del Cristo mortoโ (193 x 96 cm), trafugato nel 1999 dalla chiesa del cimitero. Anche in questo caso, fondamentale รจ stata la collaborazione con un cittadino che, insospettito, ha chiesto ai Carabinieri di verificarne la provenienza prima dellโacquisto.
Un modello virtuoso di tutela culturale
Il lavoro del Nucleo TPC di Ancona conferma lโimportanza di una strategia basata su prevenzione, collaborazione interistituzionale e uso delle piรน avanzate tecnologie investigative. Il costante riferimento alla banca dati nazionale dei beni sottratti โ oltre 8 milioni di file โ si conferma strumento insostituibile nel contrasto ai traffici illeciti. Grazie a un approccio integrato e alla partecipazione attiva della comunitร , il 2024 si chiude con risultati significativi nella difesa del patrimonio storico e culturale marchigiano.