CANTIANO – Cantiano si prepara a vivere un giorno atteso e carico di emozione: sabato 6 dicembre 2025, alle ore 17:15, la chiesa di San Nicolò tornerà ad accogliere i fedeli dopo i profondi restauri resi necessari dall’alluvione del settembre 2022. Un segno tangibile di rinascita per un luogo che da sempre custodisce la memoria, la spiritualità e l’identità del paese.
La celebrazione inaugurale, curata dalle parrocchie cantianesi insieme alla Chiesa Eugubina, sarà presieduta dal vescovo di Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini. Sarà l’occasione per ringraziare quanti hanno contribuito a un recupero complesso e prezioso: dalla messa in sicurezza dell’edificio alla ridefinizione dell’area presbiteriale secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II.
Restauro, simboli e un nuovo altare
Cuore della chiesa recuperata e restaurata è il nuovo altare, ricavato da un monolite proveniente dai ruderi di Santa Maria in Colnovello e dedicato a san Domenico Loricato. Un elemento carico di storia e simboli, che dialoga con la tradizione e la vita pastorale di oggi.
I lavori hanno inoltre interessato copertura, campanile, facciata, scalinata e interni, riportando alla luce le decorazioni originarie degli altari laterali. Pur con alcune operazioni ancora in corso, la comunità ha voluto riaprire le porte della chiesa proprio nel giorno del santo a cui è dedicata, restituendo alla città il primo edificio di culto completamente recuperato dopo l’alluvione.
Al termine della messa, un momento conviviale presso la sala “Capponi” del complesso di Sant’Agostino permetterà di condividere insieme la gioia di questo ritorno.











