Bilancio 2026, Biancani: “207 milioni per una Pesaro che pianifica, investe e guarda al futuro”

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Il sindaco Andrea Biancani è intervenuto durante la seduta consiliare conclusiva dell’anno, in cui sono stati presentati il Documento Unico di Programmazione (DUP) e il Bilancio di previsione 2026. «Il Bilancio e il DUP sono atti fondamentali di programmazione e questa Amministrazione si sta caratterizzando per concretezza e capacità di pianificazione. Parliamo di un Bilancio di previsione 2026 che vale complessivamente 207 milioni di euro, di cui 123 milioni per la parte corrente, uno dei più alti mai presentati dal Comune di Pesaro. Alla base delle nostre scelte c’è la volontà di garantire risorse certe per il sociale e per le politiche educative – ha sottolineato Biancani -. Le politiche sociali e per la famiglia raggiungono 27 milioni di euro, comprendendo l’intera missione sociale e le attività dell’Ambito Sociale Territoriale n.1, di cui Pesaro è capofila. Le politiche educative superano invece i 10,2 milioni di euro, destinati a servizi fondamentali come trasporti, mense, personale e coordinamento pedagogico. Abbiamo programmato consapevoli che il contesto demografico sta cambiando e che governare significa adattare i servizi alle nuove esigenze, anche quando questo comporta scelte complesse».
Il sindaco ha poi ribadito: «Questo è un bilancio che tiene insieme visione e sostenibilità in un quadro economico difficile, con 3,5 milioni di euro in meno di risorse rispetto al passato a causa della riduzione dei trasferimenti statali e dell’aumento generalizzato dei costi. Proprio per questo la programmazione diventa centrale. Continuiamo a investire nella manutenzione della città, destinando 3,4 milioni di euro a strade e asfalti, di cui 2 milioni per nuovi asfalti e 1,4 milioni per la manutenzione ordinaria, a cui si aggiungono risorse legate alla Bicipolitana e alla Ciclovia Adriatica, un intervento complessivo da 2,5 milioni di euro. Senza dimenticarci degli importanti aumenti sulle materie prime che pesano sulle tasche del comune e sulla programmazione generale degli interventi». Biancani, poi, ha ricordato anche l’investimento sul verde pubblico, «con 1,3 milioni di euro stanziati fin da subito – e per la prima volta nella storia – per finanziare integralmente il contratto con Aspes, e quello sugli edifici pubblici, con 3,2 milioni di euro per la manutenzione di scuole, edifici sociali, culturali e sportivi. Abbiamo ben chiaro il modello di sviluppo della città, che passa dal sostegno alle attività economiche e alle imprese del territorio, ma anche da un investimento strategico su cultura e turismo. A questi settori sono destinati circa 5 milioni di euro, risorse che consentono di finanziare tutte e cinque le istituzioni culturali cittadine e di garantire la gran parte degli eventi e delle attività, proseguendo il percorso avviato con Pesaro 2024».
Un altro tassello fondamentale è rappresentato dai cantieri: «Oggi il Comune ha oltre 90 milioni di euro di lavori pubblici in corso, 29 milioni di euro di opere già concluse e oltre 21 milioni di euro di interventi in fase di progettazione o pronti per l’avvio. L’obiettivo è chiaro: portare a termine tutti i cantieri, senza lasciare incompiute, restituendo alla città opere utili e di qualità. Centrale è anche il tema della riorganizzazione del Comune, su cui stiamo lavorando da oltre un anno per razionalizzare e ottimizzare le spese, senza dare nulla per scontato e mettendo in discussione ogni scelta, con l’unico obiettivo di migliorare l’efficienza della macchina comunale». Per quanto riguarda gli adeguamenti tariffari, il sindaco ha chiarito e motivato le scelte: «Pesaro non applica aliquote più alte rispetto agli altri Comuni: le nostre tariffe sono in linea, quando non inferiori, a quelle di realtà analoghe. Non abbiamo aumentato la TARI sulla prima casa e gli adeguamenti su altre voci servono esclusivamente a rendere sostenibili servizi che continuiamo a garantire. Parlare di “città delle tasse” è una narrazione errata e faziosa, e i dati in paragone anche con gli altri comuni, parlano chiaro».
 Infine, sullo sport, solo nel 2026 il Comune di Pesaro stanzia 1,5 milioni di euro «per coprire la differenza tra quanto pagano le famiglie e il costo reale di gestione degli impianti sportivi. È una scelta che conferma il valore sociale che attribuiamo allo sport. Questa Amministrazione ha inoltre avviato il percorso per la redazione del nuovo PUG, un impegno strategico che pochi Comuni stanno affrontando. Tutto questo per dire che Pesaro è una città che pianifica, programma e investe nel futuro. Chi sostiene il contrario offre una lettura parziale e ideologica della realtà».

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