PESARO – Dopo due lettere inviate al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alla Regione Marche e Società Autostrade, a cui ha fatto seguito anche un’interrogazione parlamentare presentata dagli onorevoli Augusto Curti e Irene Manzi, il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, assieme al presidente della provincia Giuseppe Paolini e all’assessore ai Lavori pubblici di Vallefoglia Angelo Ghiselli, ha manifestato nella rotatoria del casello autostradale di Pesaro denunciando i ritardi dei lavori sulle opere compensative autostradali della città: «Sarebbero dovute partire entro dicembre 2024, siamo a metà giugno e ancora tutto tace». Ha detto il sindaco Biancani, accompagnato dalla sua giunta e dalla maggioranza del Consiglio comunale, specificando: «Questa non è una manifestazione politica ma cittadina, per questo ho avuto la premura e il piacere di invitare tutti i consiglieri, sia quelli di maggioranza che quelli di minoranza».
Ed è proprio durante il Consiglio comunale dell’11 marzo 2025 che, grazie ad una risoluzione d’aula, l’assise aveva votato all’unanimità una mozione con carattere d’urgenza sull’“Inizio dei lavori delle opere compensative di Società Autostrade”.
La somma dei lavori previsti nel documento originario siglato nell’accordo del 2013 erano oltre 70milioni, diventati poi 170 con il nuovo schema di convenzione già approvato nel 2024, e riguardano nello specifico: «la Circonvallazione di Santa Veneranda; il potenziamento della S. P. 423 Urbinate; la rotatoria di Borgo Santa Maria; la nuova bretella di Adduzione Ovest di Pesaro sud (c.d. Bretella Fratelli Gamba); l’ampliamento a 4 corsie della strada Interquartieri – ha elencato il sindaco, che poi sottolinea -: sono importanti lavori di collegamento per la città e per tutti i comuni limitrofi, nonché per la viabilità provinciale e regionale. Ricordo, inoltre, che tutte le opere – esclusa la Bretella Gamba – hanno percorsi ciclopedonali che consentiranno, appunto, a ciclisti e pedoni di essere collegati, in sicurezza, in più parti della città». Il sindaco poi rimarca: «Queste opere importanti per lavoratori e imprese di tutto il territorio lo sono ancor più oggi alla luce del fatto che, come annunciato dalla Regione Marche, dovrebbero partire anche i lavori sul nuovo ospedale che avrà una valenza extra-comunale». Tutto è bloccato dal Ministero che, attualmente, non ha ancora approvato il Piano economico finanziario dentro al quale rientrano anche le opere compensative ordinarie di Pesaro. «Ed il vero problema sta proprio qui – dice Biancani -: le cinque opere sono state inserite, a mio avviso erroneamente, nel Piano delle grandi opere e valutate quindi al pari – per esempio – del Passante di Bologna o del Ponte sullo stretto di Messina e, esattamente come queste, rimarranno bloccate fino a data da destinarsi».
Oltre ai ritardi si aggiungono altri temi: «Chi sta pagando il mantenimento del campo base di Santa Veneranda attualmente in stallo? Chi sta pagando l’occupazione temporanea delle aree che dovranno essere espropriate? Perché le opere ordinarie di Pesaro sono state inserite nelle grandi opere? – si chiede il sindaco, che continua –: Sono tutte risorse che si stanno erodendo dai 170milioni di euro complessivi che sono fondamentali per la realizzazione delle opere? I 74milioni precedentemente stabiliti sono già stati approvati dal Ministero e sono quindi disponibili e pronti per essere spesi. Di questi, 6milioni sono stati utilizzati per la realizzazione della circonvallazione di Muraglia e, quindi, i 68milioni disponibili possono essere utilizzati sin da subito per avviare almeno una parte delle cinque opere che mancano all’appello. Ribadisco, che a mio avviso, è davvero incomprensibile il blocco delle opere con i soldi già approvati dal 2013, ed è incomprensibile anche il blocco delle ulteriori risorse (170milioni) ferme al Ministero. Le risorse le abbiamo ma per qualche motivo, che ancora non riesco a spiegarmi, tutto rimane fermo», conclude.