Biancani: “A novembre senza pioggia, costretto all’ordinanza sul risparmio idrico”

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«È paradossale dover firmare un’ordinanza sul risparmio idrico nel mese di novembre, ma è un provvedimento inevitabile a causa dell’assenza di piogge e soprattutto perché tutti gli enti coinvolti, Regione compresa, sono rimasti immobili di fronte ai tanti appelli che ho fatto per garantire la corretta gestione degli invasi del territorio». A ribadire il concetto è il sindaco Andrea Biancani, che ha firmato l’ordinanza (N° 2447 del 5 novembre) a decorrenza immediata, su richiesta della stessa Regione, e valida fino al 30 novembre 2025, sul “Risparmio idrico e limitazioni utilizzo dell’acqua potabile”. Il provvedimento interviene per limitare i consumi idrici in un periodo in cui la scarsità d’acqua non è solo emergenziale, ma un problema strutturale. «Questa ordinanza – spiega Biancani – è la dimostrazione della fragilità e della scarsa programmazione del nostro sistema di approvvigionamento idrico, che in provincia di Pesaro e Urbino dipende per circa l’80% da fonti di acque superficiali. Se non piove, come sta succedendo in questo autunno, l’acqua semplicemente non c’è; e ricordo che è un bene pubblico che non si può comprare. Il nostro è un sistema esposto, fragile, che non regge più alle nuove condizioni climatiche».
Ancora il sindaco: «Sono anni che dico che il territorio non sta facendo scelte sostenute da studi tecnici, dati e programmazione. La politica idrica deve basarsi su elementi oggettivi, non su interventi tampone o emergenziali. Se non si pianifica oggi, tra pochi anni città come Pesaro e Fano e il territorio provinciale, rischieranno di restare davvero senz’acqua. Questa non è una possibilità, ma un rischio concreto e reale, a cui già diversi comuni dell’entroterra devono far fronte».

E continua: «L’emergenza idrica si fa sempre più forte, ma nonostante gli appelli e i tavoli tecnici dello scorso anno, Regione Marche ed Enel non si sono ancora mossi per quanto riguarda la pulizia degli invasi del Furlo, di San Lazzaro e di Tavernelle». Il sindaco Biancani ribadisce: «Il progetto presentato per la pulizia parziale per la diga del Furlo non risolve criticità, è inadeguato rispetto alle reali problematiche perché consente di recuperare appena il 10% della capacità di invaso. Se la Provincia di Pesaro e Urbino deve continuare a utilizzare l’acqua per cittadini e imprese, proveniente dalle dighe, non si può pensare che le stesse non vengano pulite e mantenute al massimo della loro capacità in maniera costante». Per i tre invasi «valgono gli stessi problemi, la stessa emergenza e purtroppo la stessa assenza di risposte a cui, a pagarne le conseguenze, saranno i nostri cittadini. Serve un cambio di rotta immediato: chiedo alla Regione Marche di assumersi finalmente le proprie responsabilità, di prendere in mano la questione e di convocare urgentemente Enel per concordare una vera pulizia dei tre bacini: una condizione indispensabile per aumentare la capacità di accumulo e garantire almeno un mese in più di autonomia in assenza di piogge». E ancora: «Allo stesso tempo invito AATO e tutti gli enti competenti a portare avanti le scelte già individuate e a farlo rapidamente. Sono disponibile a valutare ogni proposta, queste sono decisioni che la politica deve avere la forza di prendere in modo bipartisan, nell’interesse dei cittadini e delle imprese del territorio. Ma è necessario agire ora, perché una volta individuate le soluzioni poi serviranno anni per realizzarle. Siamo già fuori tempo massimo, ma possiamo ancora evitare di ritrovarci senz’acqua se iniziamo a lavorare in modo serio e coordinato».

Intanto l’ordinanza, valida da subito e fino al 30 novembre 2025, dispone il divieto di prelievo e consumo di acqua potabile proveniente dall’acquedotto pubblico per: irrigazione e annaffiatura generalizzata di orti, giardini e prati (consentita solo nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 17:00 alle ore 7:00); lavaggio di aree cortilizie e piazzali; lavaggio privato di veicoli; riempimento di fontane ornamentali e vasche da giardino su aree private; usi diversi da quelli alimentari domestici, per l’igiene personale e per l’abbeveraggio degli animali. Il Comune invita inoltre tutti i cittadini a un uso corretto e razionale della risorsa idrica, evitando sprechi e controllando periodicamente il corretto funzionamento degli impianti domestici.

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