Matteo Ricci promette di piantare nelle Marche 1,5 milioni alberi (come gli abitanti della regione). A Pesaro ricordiamo ancora il suo celebre ‘bosco che cammina’, rimasto uno spot elettorale svanito nel nulla. Ma il contrasto al cambiamento climatico si affronta con serietà e progetti concreti, non con esilaranti e improbabili slogan green. Ad ogni modo, prima di promettere un albero per ogni cittadino marchigiano, Ricci potrebbe almeno spiegare che fine abbia fatto quel ‘bosco che cammina’ e chiarire come mai a Pesaro abbia abbattuto interi filari di alberi per fare spazio a parcheggi a pagamento e piste. E poi dovrebbe chiarire, visto che dice di voler piantare gli alberi nelle città, in quali aree immagina di piantumare 96.000 alberi a Pesaro o 100.000 ad Ancona (come gli abitanti dei due capoluoghi). Li pianterebbe solo su aree comunali? (Impossibile perché incapienti!) O anche su aree private? E come? A chi pensa inoltre di affidare un’impresa organizzativa di tali proporzioni e, soprattutto, dove intende trovare le risorse? Perché se anche si volesse piantare un albero giovanissimo, alto poco più di un metro, tra acquisto e messa a dimora servirebbero almeno 50 euro a piantina, oltre alla manutenzione successiva. Facendo due conti, parliamo di circa 75 milioni di euro di spesa complessiva. A meno che Ricci non pensi di piantare un seme e aspettare che, prima o poi, qualcosa cresca. A furia di spararle sempre più grosse, l’eurodeputato ha perso letteralmente il senso della misura e anche il senso del ridicolo.
Da On. Antonio Baldelli
