Ast PU, radioterapia: trattato primo paziente con cura innovativa per tumore alla prostata

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PESARO – L’Ast Pu avvia un innovativo protocollo di radioterapia per il trattamento del carcinoma prostatico, capace di esaurire l’intero ciclo terapeutico in sole cinque sedute consecutive. Proprio questa mattina è stato trattato con successo il primo paziente con la terapia ultra-ipofrazionata, una modalità moderna e particolarmente confortevole per i pazienti.

“Una procedura – spiega il Direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli – che conferma la vocazione dell’azienda all’innovazione e alla qualità dell’assistenza, offrendo ai cittadini cure oncologiche avanzate, sicure e allineate ai più elevati standard internazionali. Un passo avanti che pone ancora una volta il paziente al centro del percorso terapeutico, con trattamenti moderni e personalizzati. Rappresenta un beneficio reale per i pazienti con tumore alla prostata del nostro territorio, soprattutto per coloro che devono affrontare lunghi tragitti o periodi difficili dal punto di vista organizzativo. Concentrare la radioterapia in cinque sedute significa ridurre in modo drastico gli spostamenti, lo stress e l’impatto sulla vita quotidiana, pur mantenendo gli stessi livelli di efficacia clinica dimostrati dagli studi internazionali”.

La nuova procedura, che riduce l’intero percorso terapeutico a cinque appuntamenti di circa quindici minuti ciascuno, non richiede accessi invasivi, non prevede alcuna forma di radioattività residua e permette ai pazienti di riprendere subito le normali attività quotidiane.

“La nuova tecnica – aggiunge il Direttore della Radioterapia Giampaolo Montesi – permette di erogare dosi più elevate e mirate di radiazioni per frazione, riducendo drasticamente il numero totale di accessi, senza intaccare l’efficacia clinica e mantenendo un eccellente profilo di sicurezza. L’introduzione della tecnica è stata resa possibile grazie agli sforzi di un gruppo di lavoro multiprofessionale altamente qualificato e dedicato, che oltre ai medici, TSRM e tutto il personale del comparto della UOC Radioterapia, vede come protagonisti anche i Dirigenti della Fisica Medica e Alte Tecnologie, nonchè dall’elevata precisione degli attuali acceleratori lineari e dai sistemi avanzati di controllo del posizionamento. Un aspetto innovativo, del nuovo protocollo, è la sua potenziale applicazione anche ai pazienti oligometastatici ovvero portatori di un numero limitato di metastasi. In questi casi la tecnica consente di trattare in sole cinque sedute sia la prostata sia le sedi metastatiche, offrendo un approccio terapeutico integrato, rapido e mirato. È una caratteristica molto particolare e rappresenta un vantaggio significativo per chi affronta una malattia più complessa”.

L’avvio del nuovo trattamento coincide idealmente con l’iniziativa ‘Movember’ che promuove la campagna di informazione e prevenzione delle neoplasie della sfera maschile, legata al mese di novembre. “È un’occasione – conclude Montesi– per ribadire quanto una presa in carico multidisciplinare e una collaborazione attiva tra i professionisti delle varie discipline di uro-oncologia, sia fondamentale per informare la popolazione sul valore delle nuove opportunità terapeutiche oggi disponibili”.

 

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